Un’aula universitaria può portare molto lontano. A volte, fino ai corridoi della Corte di giustizia dell’Unione Europea. È il caso di quattro brillanti studenti della Scuola di giurisprudenza dell’Università di Camerino – Beatrice Marcelli, Jane Turchetti, Maddalena Fileni ed Edoardo Pettinari – che hanno vissuto un’immersione unica nel cuore della giustizia europea grazie a un programma intensivo di formazione altamente selettivo.
L’iniziativa, promossa dall’Associazione dei dottorati di Diritto privato, dalla Fondazione scuola di Alta formazione e dalla scuola di specializzazione in Diritto civile Unicam, si inserisce all’interno del più ampio progetto di internazionalizzazione che la Scuola di Giurisprudenza porta avanti con determinazione, per permettere a studentesse e studenti di costruire competenze linguistiche e giuridiche di respiro europeo e internazionale.
Tre giorni intensi a Lussemburgo, tra incontri, interviste, scambi diretti con figure apicali del diritto dell’Unione. I quattro giovani selezionati hanno potuto confrontarsi con i giudici italiani in carica presso la Corte di giustizia – Francesco Bestagno, Massimo Condinanzi e Raffaella Pezzuto – e conoscere da vicino il lavoro dell’avvocato generale, del referendario, del giurista linguista. Figure chiave di un sistema articolato e affascinante, reso possibile anche dall’instancabile lavoro di ricerca e documentazione portato avanti da giuristi e studiosi provenienti da tutti i 27 Paesi membri.
A rendere possibile questa esperienza è stato il referendario Daniele Dominicucci, che ha spalancato le porte del Gabinetto italiano della Corte agli studenti Unicam. Una figura simbolica per l’intero Ateneo: laureato in Giurisprudenza proprio a Camerino, Dominicucci rappresenta oggi una delle punte di diamante del contributo italiano alla giustizia europea.
Ad accompagnare gli studenti in questa esperienza formativa d’eccellenza, la professoressa Lucia Ruggeri, direttrice della Scuola di giurisprudenza, e la professoressa Giulia D’Agnone, docente di Diritto dell’Unione europea. La loro presenza ha consolidato il legame tra la formazione accademica e le istituzioni europee, confermando il ruolo attivo di Unicam nella preparazione di giuristi capaci di muoversi con sicurezza nello scenario internazionale.
Per questi quattro giovani, il diritto europeo non è più solo materia di studio: è diventato un luogo reale, vivo, dove le parole delle sentenze si intrecciano con le voci di chi, ogni giorno, lavora per dare forma alla giustizia dell’Unione. E ora, tornati in aula, portano con sé non solo nuove competenze, ma anche una visione più ampia e concreta del loro futuro professionale.
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