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Anziani, fragilità e famiglie:
crescono le situazioni di disagio.
Al via un progetto itinerante

MONTECOSARO - Comune, Caritas e Rsa fanno squadra: «Molto importante l'informazione, la vicinanza e la collaborazione tra istituzioni e mondo del volontariato»

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Un momento dell’incontro

Anziani, fragilità e famiglie. Questi i temi al centro del progetto itinerante che vede insieme la Rsa Anni Azzurri di Montecosaro (gruppo Kos), il Comune di Montecosaro e la Caritas interparrocchiale di Montecosaro. Un percorso in cui rientra il convegno che si è svolto nei giorni scorsi nella Residenza Anni Azzurri Santa Maria in Chienti in occasione della Giornata mondiale dell’Alzheimer. Un appuntamento con attività musicali e anche un momento di riflessione e di testimonianze concrete.

Il percorso avviato non si focalizzerà solo sul disturbo Alzheimer, ma cercherà di aprirsi a tutte le problematiche sociali che coinvolgono le famiglie e le persone anziane nel contesto attuale, che è molto cambiato e che evidenzia numerose fragilità. «Le famiglie e le persone vivono problematiche di carattere sanitario, psicologiche ed anche burocratiche – evidenziano i tre enti – e si sentono spesso sole ad affrontare situazioni complesse e spesso multiproblematiche». Sia il Comune sia la Caritas sottolineano, che «a livello locale (come anche a livello nazionale) sono in aumento le segnalazioni di situazioni di disagio e di fragilità. Si tratta di situazioni di fragilità e disorientamento che spesso sono poco visibili, anche a causa del senso di inadeguatezza e di vergogna vissuto dalle famiglie. Di fronte a queste situazioni è necessaria la vicinanza ai malati ed alle loro famiglie: è molto importante l’informazione, la vicinanza e la collaborazione tra istituzioni, Rsa e mondo del volontariato».

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Le relatrici

Durante l’incontro sono state presentate esperienze e sperimentazioni che hanno evidenziato come collaborando è possibile affrontare le difficoltà che la malattia dell’Alzheimer pone alle singole persone ed anche ai loro familiari. Le testimonianze hanno messo in luce il valore e la bellezza della condivisione e della solidarietà. Per gli organizzatori «è importante che la comunità si riappropri del proprio ruolo attivo nel prendersi cura dei più fragili. In un’epoca che tende all’individualismo, il volontariato e le reti di prossimità diventano il vero antidoto contro l’emarginazione». Le testimonianze hanno evidenziato che si tratta di un impegno che giova sicuramente a entrambe le parti in relazione: a chi aiuta e a chi viene aiutato. In questo contesto la Caritas parrocchiale ritiene «fondamentale impegnarsi per lo sviluppo di collaborazioni virtuose di solidarietà e di prossimità come ha sottolineato da Papa Leone XIV nel suo messaggio per la Giornata per gli Anziani 2025: “Ogni parrocchia, ogni associazione, ogni gruppo ecclesiale è chiamato a diventare protagonista della “rivoluzione” della gratitudine e della cura, da realizzare facendo visita frequentemente agli anziani, creando per loro e con loro reti di sostegno e di preghiera, intessendo relazioni che possano donare speranza e dignità a chi si sente dimenticato”».

Per maggiori informazioni e per segnalare disponibilità, idee e nuove collaborazioni è possibile contattare la Caritas parrocchiale, il parroco o la Caritas Diocesana di Fermo www.caritasdiocesifermo.it

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