L’incontro sull’Ai
di Alessandra Pierini
Quali saranno gli effetti dell’intelligenza artificiale sulla piccola industria? Davvero farà perdere il lavoro a tante persone come si paventa da più parti? Sono gli interrogativi affrontati ieri pomeriggio al teatro comunale di Treia durante l’appuntamento “Intelligenza artificiale e lavoro per costruire il futuro” promosso da Piccola industria di Confindustria Macerata. Una serie di riflessioni accompagnate dallo spettacolo interattivo Mi “AI” rubato il lavoro di Walter Riviera.
«Nel lavoro l’Ai è importante, è uno strumento che può aiutare le aziende a essere più competitive». È stato Paolo Ceci, presidente del comitato regionale della Piccola Industria a riassumere quello che è il comune sentire di molti imprenditori, come è poi emerso nel corso della serata. Ceci ha anche sottolineato l’impegno nel recepire la normativa europea e l’avvio, sotto la sua presidenza, di procedure per la formazione sul tema.
Nel portare i suoi saluti alla platea di imprenditori e imprenditrici, il sindaco di Treia Franco Capponi ha aperto un focus sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale nella Pubblica amministrazione: «Nel nostro Comune, abbiamo alleggerito dei processi con l’Ai. Quando il cittadino invia una pec, in base al titolo e al testo, un sistema automatizzato la invia al funzionario competente. Un processo semplice ma che poteva richiedere diversi giorni. Potrà essere utile anche nella gestione dei bandi. Quello che serve urgentemente è un adeguamento normativo. Alla fine dello spettacolo – ha concluso – scenderà il sipario storico fatto di trame e ricami che sfido qualsiasi ai a replicare».
Sul palco anche Federico Maccari, nuovo presidente della Piccola industria di Confindustria Macerata che ha presentato la sua squadra composta da Paolo Ceci, Simona Reschini, Michele Montanari e Francesca Ippoliti.
Quest’ultima, oltre che co-titolare della Iplex è avvocata e presidente della Commissione Ai dell’Ordine degli avvocati di Macerata e ha illustrato con un breve excursus gli strumenti a disposizione per l’azienda e le loro implicazioni pratiche: «Gli strumenti di Ai, restituiscono all’ imprenditore una ancora più ampia responsabilità di verifica e controllo.
Anche noi imprenditori stiamo facendo un nostro upgrade, l’intelligenza artificiale non ruberà il lavoro a nessuno se saremo capaci di usarla come strumento. Quello che è certo è che ci sono ancora tutta una serie di norme da scrivere sulla replicabilità e sull’uso di dati sensibili. È naturalmente fondamentale non attribuire a noi stessi cose fatte da altri e non utilizzate Chatgpt per scrivere contratti perché ha ancora enormi allucinazioni».
Si è quindi alzato il sipario su Walter Riviera nei panni del bidello Serafino, licenziato per colpa di un robot di ultima generazione. Il suo viaggio nelle nuove tecnologie lo porta fino a una simulazione del 2125, passando per approfondimenti sull’importanza dei dati, sulla misurabilità e sulle professioni del futuro. Un momento di confronto necessario che ha regalato risposte sui temi più caldi ma soprattutto una competenza critica che consenta di affrontare le sfide del futuro.
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