Accessibilità al centro del dibattito “a distanza” tra i due principali competitor alle prossime regionali. I rappresentanti di AviMarche, Associazione vita indipendente, si sono confrontati, in momenti diversi, con Matteo Ricci e Francesco Acquaroli sull’avanzamento delle garanzie per la vita indipendente nelle Marche e hanno presentato ai due candidati un documento programmatico, con indicati obiettivi per il futuro corso amministrativo, sul versante dei finanziamenti per migliori servizi e sulle nuove conquiste culturali e sociali da perseguire.
Matteo Ricci e Francesco Acquaroli a confronto con l’Avi Marche
Nel corso della giornata, che si è tenuta nella sede di Csv Marche Ets, il presidente di Avi Marche, Angelo Larocca, ha ricapitolato le conquiste raggiunte nelle ultime legislature, da Spacca, a Ceriscioli alla amministrazione Acquaroli degli ultimi anni, anche grazie al costante impegno dell’associazione, presentando quelle che devono essere le conquiste da difendere e i passi in avanti da programmare. «Abbiamo ottenuto un incremento dei contributi di un milione di euro, che andrà per singoli beneficiari e per il supporto di nuove persone. La strada è ancora lunga – spiega Larocca – dal 2026 una persona con disabilità beneficerà di un contributo annuo di 17.700 euro per la vita indipendente. Nel 2025 erano 15.600. Ma la cifra è ancora insufficiente a garantire il raggiungimento dell’autonomia. Lo scorso anno inoltre è stata accolta una nuova scala di valutazione del livello assistenziale, che i prossimi amministratori dovranno far validare». Tra le richieste, un miglior tempismo sui pagamenti, maggiore attenzione per le facilitazioni sui trasporti, e controllo per la piena attuazione dei piani di eliminazione delle barriere architettoniche in tutti i Comuni marchigiani.
«Abbiamo fatto il punto su quanto fatto in questi anni, in un contesto difficile come quello post-pandemico – ha evidenziato Acquaroli – abbiamo preso un impegno: rivederci e cercare di adempiere a tutte le richieste che ci sono state presentate. Alcune inserite nel progetto e altre ugualmente importanti perché riguardano accessibilità e mobilità. Ognuno di noi deve portare il suo contributo: non si tratta solo di un approccio amministrativo, di una legge da approvare o di un bando da finanziare. Serve un cambio culturale che porti un progresso nella nostra civiltà».
«Per garantire una vita indipendente a tanti marchigiani abbiamo bisogno innanzitutto di continuare a co-progettare con questa associazione – ha invece sottolineato Ricci – dobbiamo rimettere al centro la questione sociale, vedere quali sono le nuove tecnologie che possono aiutare queste persone e soprattutto mettere sul piatto i fondi necessari per avere accompagnatori con competenze specifiche. Dall’altro lato dobbiamo lavorare molto sull’accessibilità nel mondo del lavoro: ancora troppe poche imprese prendono in carico persone con disabilità e preferiscono pagare delle multe. Inoltre dobbiamo rendere le nostre città più accessibili, rendere il turismo più accessibile: una realtà più accessibile è una realtà dove vivono meglio tutti».
Hanno preso parte al confronto, un gruppo di candidati consiglieri d’entrambi gli schieramenti. Con Matteo Ricci c’erano Maurizio Mangialardi, (Partito Democratico), Alessia Di Girolamo, Antonio Mastrovincenzo, Francesco Trasatti (Matteo Ricci Presidente), Fabiola Caprari, Michele Caporossi e Ida Romani (Progetto Marche vive). Con Francesco Acquaroli, Yasmin Al Diry (Civici Marche per Acquaroli), Manuela Caucci, Marco Rotoni (Forza Italia), Dino Latini, Giampiero Tarulli (Unione di Centro), Anna Menghi (Lega). «L’incontro è stato proficuo e abbiamo avuto modo di confrontarci coi candidati su argomenti specifici, quali accessibilità, assistenza – è il commento soddisfatto del presidente Angelo Larocca – il nostro principio rimane “nulla su di noi senza di noi”».
(Video di Marco Benedettelli)
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