Elly Schlein
di Luca Patrassi (Foto di Federico De Marco)
Tappa portopotentina nel tour elettorale marchigiano della segretaria nazionale dei Dem Elly Schlein: appuntamento alle 18 in piazza Dohuet e già qui l’accostamento con una pacifista come la leader del Pd è un po’ azzardato visto appunto che la piazza è dedicata a un generale ideologo della guerra preventiva e sostenitore della battaglia area in particolare.
Per la verità c’è anche stata un’incursione aerea legata al meteo con qualche sprazzo di pioggia che non ha però contrastato l’azione elettorale della Schlein e del candidato governatore del centrosinistra per la Regione Marche Matteo Ricci che appunto hanno fatto un’incursione nella città che è anche quella del governatore uscente Francesco Acquaroli.
Matteo Ricci con Elly Schlein
Piazza gremita, tra i presenti l’ex sindaco di Potenza Picena Mario Morgoni, il segretario provinciale Dem Angelo Sciapichetti, la deputata Irene Manzi, il sindaco di Monte San Giusto Andrea Gentili, eppoi Simona Galiè, Romano Carancini, Andrea Marinelli Leonardo Catena, Lidia Iezzi e Clara Maccari candidati Pd nella circoscrizione maceratese.
Per le altre liste erano presenti Sandro Bisonni di Avs e Stefania Monteverde della civica Matteo Ricci. Prologo con citazione dialettale per Simona Galiè che alla domanda “Vuoi veramente che Francesco Acquaroli sia rieletto governatore della Regione Marche?” ha invitato la piazza “amica” a rispondere “essù un po’”.
Il microfono, dopo qualche incertezza sul destinatario, passa nelle mani di Matteo Ricci: «Non esiste la tana del lupo, la tana non è di nessuno anche se loro considerano le istituzioni di proprietà, la tana è dei marchigiani che dal 28 settembre torneranno ad essere aperte e progressiste. Dobbiamo iniziare a chiamarlo presidente uscente perchè mancano pochi giorni all’uscita. Secondo Acquaroli la colpa delle liste di attesa è dei marchigiani che si vogliono curare troppo.
Dobbiamo battere ogni santo giorno sul tema della sanità, le liste di attesa sono aumentate in questi ultimi cinque anni, la sanità è peggiorata, è aumentata la mobilità passiva. Il dato più agghiacciante è che il 10% delle persone rinvia le cure, noi investiremo sulla sanità pubblica. L’altro tema della campagna è l’economia che nelle Marche è ferma, i dazi di Trump rischia di essere la botta mortale per le nostre imprese. Avete visto questa storia della Svem, spendono due milioni di euro per le consulenze. Basta sprechi. Abbiamo tantissimi argomenti su cui battere, andiamo a vincere».
Chiusura affidata alla segretaria nazionale del Pd Elly Schlein: «Piazza di partecipazione e di speranza, ce n’è bisogno dopo cinque anni di amministrazione Acquaroli. Siamo un’unica grande squadra, batteremo questa destra nelle Marche e nel Paese, stiamo riuscendo a chiudere questa alleanza progressista che ci chiede la gente che vuole costruire un’alternativa. Chiediamo al governo italiano di riconoscere immediatamente lo Stato di Palestina, anche i palestinesi hanno diritto di vivere. Non ne possiamo più delle parole ipocrite di Giorgia Meloni e del suo Governo. Chiediamo sanzioni per il governo israeliano, non si può fare una pace giusta senza la voce del popolo che ha subìto un’aggressione criminale».
La riflessione dedicata alle Marche: «Le priorità per le Marche sono facili da ricordare e vi chiedo di diffonderle: la prima è la difesa della sanità pubblica universalistica contro la privatizzazione strisciante che portano avanti Meloni e Acquaroli chiudendo i rubinetti delle risorse. La destra vuole una sanità a misura del portafoglio delle persone. La sanità del futuro è nei territori. Occorre poi un grande investimento sulla salute mentale che non può essere un tabù. La seconda grande battaglia è la difesa della scuola pubblica dove contrastare le disuguaglianze e sbloccare l’ascensore sociale fermo da tempo. Con la Link vogliono aprire un’autostrada ai privati, giù le mani dall’Università. La terza grande priorità è il lavoro, non precario, non sfruttato e retribuito dignitosamente. Bisogna battersi anche per la sicurezza dei luoghi di lavoro, più prevenzione e controlli, stop ai subappalti a cascata. La quarta grande priorità sono le politiche industriali che non abbiamo visto in questi anni, abbiamo le bollette più care d’Europa. Se vinciamo nelle Marche possiamo rendere gratuito il sistema di trasporto pubblico per i giovani come abbiamo fatto in Emilia.
La quinta grande priorità sono i diritti sociali e civili a partire dal diritto alla casa. C’è un’emergenza abitativa per cui gli studenti non riescono più a trovare una casa in affitto per studiare. Salvini e Meloni non hanno fatto nulla per la casa, Salvini ha fatto trenta annunci sul piano casa ma l’unica cosa che hanno fatto è il condono. Parlano di famiglia ma poi tagliano il welfare, solo retorica. Parlano di famiglia tradizionale ma nessuno, di quelli che ne parlano del centrodestra, ce l’ha».
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