Mauro Sclavi, sindaco di Tolentino
di Francesca Marsili
Elezioni regionali: il sindaco di Tolentino Mauro Sclavi si colloca a sostegno del presidente uscente Francesco Acquaroli. Lo ha fatto sabato scorso, a San Severino, durante l’inaugurazione della sede elettorale di Jacopo Orlandani, candidato al Consiglio regionale nella lista “Civici Marche”, collegata appunto al governatore, dichiarando il suo sostegno al vicesindaco settempedano.
Paolo Dignani
Un posizionamento a destra che non è piaciuto al gruppo di centrosinistra Civico22, che alle ultime amministrative, in fase di ballottaggio, aveva fatto convergere i voti del loro ex candidato sindaco Massimo D’Este proprio su Sclavi, che ha guadagnato la vittoria sulla sfidante Silvia Luconi, oggi in corsa per palazzo Raffaello in quota Fratelli D’Italia. «Con l’appoggio ad Acquaroli, Sclavi dichiara la sua appartenenza alla destra – esordisce il coordinatore di Civico 22 Paolo Dignani -. E’ ovviamente liberissimo di collocarsi politicamente lì dove il suo cuore batte. Ci mancherebbe – prosegue Dignani -. Ciò che però non è accettabile è che gli elettori vengano portati in giro, perché nel 2022, quando pur di mettere insieme la coalizione che lo ha condotto alla vittoria, presentò un progetto “civico” che di fatto si è rivelato costruito su un ipocrita compromesso».
Per Civico 22, che il cuore del sindaco di Tolentino battesse a destra non è una novità: «Già nel 2016 aveva aderito al gruppo “Azione in Movimento per Fratelli d’Italia”, accompagnando quella scelta con prese di posizione che ne segnalavano chiaramente l’orientamento politico. Pare evidente che questa netta presa di posizione aprirà un nuovo capitolo nella vita politica tolentinate e avrà effetti sugli equilibri locali – prosegue il coordinatore -. Ci aspettiamo infatti, a questo punto, un grande via vai tra le varie forze presenti in consiglio comunale. Richiamando alla memoria lo scenario del 2022, quando le destre si presentarono divise su più fronti, riteniamo che ora ci sarà la riconciliazione delle destre tolentinati sulle spalle dei cittadini che avevano votato Sclavi per un progetto diverso. Resta dunque intatto quello che può essere definito il “peccato originale” dell’attuale maggioranza: l’essere frutto di un’operazione politica di corto respiro e di nessuna visione. Un mero accrocco elettoralistico più che un sincero progetto civico».
Quattro i candidati tolentinati in corsa per un posto in Consiglio regionale. Il collocamento di Sclavi a destra esclude naturalmente il sostegno a Laura Ciommei e Sandro Bisonni per Alleanza Verdi sinistra e il suo ex fedelissimo di staff Stefano Servili candidato nella lista “Avanti con Ricci”, come pure quello di Silvia Luconi, candidata in quota Fratelli D’Italia, che in consiglio comunale siede tra i banchi dell’opposizione.
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