Donatella D’Amico
Macerata è la provincia marchigiana con il più marcato calo degli studenti. È quanto emerge dai numeri forniti dall’Ufficio scolastico regionale in vista del via delle lezioni il prossimo 15 settembre.
La provincia ha perso il 4% degli studenti in un solo anno, con il totale di iscritti che scende da 40.192 a 39.580, ben 612 in meno dal 2024/2025.
Nel Maceratese ci sono 5.383 (erano 5.591 un anno fa) bambini iscritti alle scuole dell’infanzia, 11.259 (erano 11.891) alle scuole primarie, 7.627 (erano 7.834) nelle scuole secondarie di primo grado e 15.311 (erano 15.143, con una crescita in controtendenza di 168 unità rispetto al 2024/2025) nelle scuole secondarie di secondo grado.
Non che le altre province possano ridere troppo: Pesaro-Urbino perde il 2,4% degli studenti (sono 44.243 contro i 45.345 dell’anno passato, ben 1.102 in meno), Ancona registra un -1,4% (61.186 contro 62.039, 853 in meno), Fermo e Ascoli limitano i danni con un -1,3% (46.048 studenti contro i 46.693 di un anno fa, 645 in meno). In totale, le Marche hanno perso l’1,6% degli studenti in un solo anno (da 194.269 a 191.057, 3.212 in meno).
In regione calano grossomodo proporzionalmente al numero totale anche gli studenti disabili: si passa da 8.606 a 8.127, -1,3%. In provincia scendono però in maniera molto più significativa, passando da 1.745 a 1.690 (55 in meno, -3,1%: solo Pesaro-Urbino fa peggio con un -3,5%) e naturalmente cala anche il numero delle classi totali, che scende da 9.729 a 9.609 a livello regionale (-1,2%) e in maniera simile nel Maceratese (da 2.031 a 2.004, 27 in meno per un -1,5%). La provincia ha anche perso tre istituti scolastici, scendendo da un totale di 49 a 46.
«Un quadro in chiaroscuro – lo definisce la direttrice generale dell’Usr Donatella D’Amico – soprattutto negli ultimi anni, in ogni regione italiana ed anche su scala europea, dall’analisi emerge un calo complessivo della popolazione scolastica, a causa della flessione demografica e del numero di classi, a fronte di un incremento degli studenti con disabilità, che richiede maggiori interventi inclusivi. Complessivamente, i dati evidenziano l’importanza di un monitoraggio costante e di strategie mirate per garantire equità e qualità nell’offerta formativa regionale. Se leggiamo infatti questi dati in considerazione del recente successo degli studenti marchigiani nell’esito delle prove Invalsi 2025, che misurano su tutta l’Italia le competenze raggiunte in italiano, matematica ed inglese, possiamo auspicare un futuro positivo per le nostre scuole che riusciranno a raggiungere livelli ancora più elevati, considerando gli effetti del calo demografico nella formazione delle classi sempre meno numerose».
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Tiziana De Casì markette
Più anni passa meno studenti ci saranno la colpa è dello stato che aumenta tutto e le famiglie faranno meno figli
Appunto...meno numerose quest'anno alle medie una di 25 e l'altra di 26....se sono poco numerose queste....
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purtroppo solo la politica non si accorge, bisogna pensare al futuro delle nostre zone. SVEGLIATEViiiiiiiiiiiiiiii