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Cimitero di Castelmurato,
al via la ricostruzione

LAVORI - La struttura era stata messa in sicurezza a marzo. Pronti 463mila euro per la progettazione del ripristino della rete fognaria a San Ginesio

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Ussita

I lavori al cimitero di Castelmurato

Partito il conto alla rovescia per la ricostruzione del cimitero di Castelmurato a Ussita. La prima fase dell’intervento, conclusa a marzo, ha previsto la messa in sicurezza e la bonifica del sito, con esumazione e ricollocazione di oltre mille salme, la catalogazione e custodia degli elementi architettonici di pregio, smontaggi controllati e puntellamenti delle strutture rimaste.

Con un decreto del 20 agosto è stato trasferito all’ufficio speciale Ricostruzione Marche il saldo di 1,86 milioni di euro, a copertura delle spese sostenute per questa fase. Il progetto esecutivo, inizialmente stimato in 2,85 milioni di euro, si è concluso con una spesa di 2,52 milioni e un’economia di oltre 323 mila euro.

La struttura si trova in località Castelfantellino e rappresentava una delle ferite aperte dal terremoto, non solo come luogo di raccoglimento e di visita ai propri antenati, ma anche come sito di grande valore storico, nato come fortezza nel tardo medioevo e poi per la presenza anche della cappella della casa del cardinale Gasparri. Le forti scosse del 2016 hanno colpito duramente quest’area: oltre a distruggere il cimitero, hanno provocato lo smottamento del versante su cui insiste l’unica strada di accesso e la distruzione totale del borgo storico di Castelfantellino, situato lungo lo stesso crinale e nelle immediate vicinanze del cimitero.

Il percorso ora prosegue con la ricostruzione del nuovo cimitero, affidata al comune di Ussita in qualità di soggetto attuatore. «Nei mesi scorsi si è svolta la gara con una procedura a rilevanza comunitaria, per un importo di circa 9 milioni di euro e per la quale stiamo aspettando di conoscere la società aggiudicataria dell’appalto che svolgerà i lavori. Anche la ricostruzione del nostro cimitero, il luogo del cuore per tanti ussitani e non, è ormai una realtà» dice l’amministrazione comunale di Ussita. «Abbiamo dovuto affrontare difficoltà tecniche e umane importanti – sottolineano dalla struttura commissariale – ma il lavoro svolto ha permesso di preservare elementi di pregio artistico e di ridare dignità a chi riposava qui».

Altro intervento riguarda la riparazione e il ripristino della rete fognaria nel centro storico di San Ginesio. Il commissario alla Ricostruzione Guido Castelli ha autorizzato il trasferimento di 463mila euro all’ufficio speciale per la Ricostruzione delle Marche per avviare la progettazione. 

Il contributo, pari al 20% dell’importo complessivo programmato (2,3 milioni di euro), rientra nel programma straordinario di Rigenerazione urbana, destinato al recupero funzionale e sociale dei borghi storici colpiti dal sisma del 2016.
L’intervento riguarda in particolare piazza Gentili, largo IV Novembre, via Giacomo Leopardi, Porta Ascarana e via Capocastello. «Il progetto prevede la sostituzione dei selciati danneggiati dal sisma – spiega il sindaco Giuliano Ciabocco – e dal transito dei mezzi pesanti, il rifacimento dei sottoservizi secondo criteri di efficienza e sostenibilità ambientale, la valorizzazione dei nevai storici e la realizzazione di una fascia pedonale attrezzata a servizio delle attività commerciali locali. Ci auguriamo che questo intervento doni nuova vita alla piazza, cuore pulsante del nostro borgo».

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