Stefano Dall’Aglio, segretario comunale del Pd
«Le ultime uscite stampa della sindaca Noemi Tartabini e del gruppo dirigente di Fratelli d’Italia di Potenza Picena evidenziano una cosa soltanto: la totale impreparazione dell’amministrazione comunale riguardo al tema dell’individuazione del prossimo sito di discarica». Continuano a volare stracci tra maggioranza e opposizione sulla tema del nuovo impianto provinciale di smaltimento dei rifiuti, con Potenza Picena che vede il sito di contrada Castelletta all’ottavo posto sui 23 rimasti nella graduatoria avallata dall’Ata. Il circolo comunale del Pd mette i punti sulle i dopo le esternazioni della prima cittadina (leggi l’articolo).
«Tartabini confonde date, incarichi, relazioni, ruoli e funzioni degli enti deputati all’individuazione della discarica, presente, passato e futuro – rimarca il Pd potentino in una nota – un mescolamento di carte che serve soltanto a nascondere le inadempienze della giunta riguardo a questa vicenda. L’incarico del 2021 e la relazione tecnica aggiornata al 2023 di cui parla il sindaco sono relative alla fase 1 della procedura di individuazione del nuovo sito di discarica, con la quale l’Assemblea territoriale d’ambito 3 di Macerata aveva individuato 81 siti potenzialmente idonei. Peccato che a novembre 2024 l’Ata abbia comunicato l’inizio della fase 2, chiedendo ai Comuni di mandare ulteriori contributi istruttori per evitare che i propri siti finissero nella graduatoria finale. Contributi istruttori che Potenza Picena non ha mai inviato, come risulta anche dalla relazione conclusiva di luglio 2025 dove sono elencate tutte le note trasmesse dai Comuni all’Ata. Guarda caso Potenza Picena non ha mandato una sola riga, e il sito di contrada Castelletta si è piazzato all’ottavo posto. La finisca la Tartabini di rifugiarsi dietro a questioni tecniche. L’errore è politico, suo e del suo assessore Palmiero, che hanno sottovalutato la questione e non hanno dato indirizzi agli Uffici del Comune per rispondere all’Ata. Non solo. Probabilmente in preda ad un colpo di sole l’amministrazione ha “portato in gita” il gruppo dirigente Fdi al Cosmari per incontrare il presidente Gattafoni, loro compagno di partito. Peccato che non sarà il Cosmari che si occuperà di individuare il sito definitivo per la discarica. La procedura è in capo all’Ata 3, che ha stilato la graduatoria finale, e alla Provincia di Macerata che sta istruendo la Verifica ambientale strategica (Vas). È un errore grave per degli amministratori non sapere qual è il soggetto con cui interloquire a riguardo di una questione di tale importanza, ma non ci aspettiamo altro da chi distorce la realtà delle cose con riferimento anche al passato».
Foto e volantini dell’epoca riguardanti la chiusura della discarica in contrada Castelletta
Inoltre, secondo i dem, quando la sindaca ricostruisce i fatti relativi alla ex discarica di contrada Castelletta ignora, «o in modo disonesto omette», alcuni aspetti fondamentali. «In primo luogo l’operazione fatta dalla giunta Morgoni era finalizzata non all’ampliamento ma alla chiusura e alla bonifica, dopo un utilizzo temporaneo, di una discarica attiva – evidenzia il Pd – la chiusura e la bonifica della discarica avvennero nel pieno rispetto degli impegni assunti con i cittadini e dei tempi concordati. Quella di Potenza Picena fu un’operazione da manuale visto che resta ancora oggi l’unico caso di discarica chiusa e integralmente bonificata nelle Marche. La sindaca Tartabini fa confusione e racconta bugie ma evidenzia anche una imbarazzante incapacità amministrativa».
Mario Morgoni, già sindaco di Potenza Picena e deputato Pd
Su quest’ultimo punto rincara la dose l’allora sindaco Mario Morgoni. «Oltre alle note incapacità la sindaca Tartabini mette in mostra anche un serio deficit di onestà – punge l’ex deputato dem – a suo tempo noi non abbiamo ampliato nessuna discarica, abbiamo fatto un’operazione esemplare che ci ha consentito non solo di chiudere una discarica attiva da 30 anni e diventata pericolosa ma di bonificarla integralmente e di restituirla al territorio. La destra di allora fece di tutto, anche azioni squadriste, per far fallire questa operazione che però fu portata a termine con successo grazie alla nostra determinazione Insieme all’operazione di chiusura e bonifica della discarica avviammo importanti progetti di raccolta differenziata porta a porta e anche in questo caso la destra locale fece una battaglia molto dura per farli fallire sulla base della motivazione che avrebbero comportato un impegno gravoso per i cittadini. Chi c’era allora ricorderà il volantino diffuso dalla destra a tutta la cittadinanza contro il progetto di raccolta differenziata porta a porta. Comunque, quei progetti ebbero successo e ci collocarono al vertice della graduatoria provinciale, mentre oggi siamo scivolati nella bassa classifica. L’ intervento della sindaca e l’attività amministrativa di questi 10 anni che ha totalmente ignorato le politiche, i progetti, i servizi e l’educazione sui temi ambientali mettono in luce una politica totalmente inadeguata a guidare una comunità. Una politica miope di cui la sindaca è la massima espressione».
«Contrada Castelletta idonea per la discarica, da Tartabini nessuna osservazione contraria»
Una semplice curiosità, ma da quanti anni la destra governa il Comune di Potenza Picena?
Il Sindaco Tartabini tenta il gioco delle 3 carte per confondere le cose, ma la realtà è che alla Fase 2 della procedura istruita dall'ATA, iniziata nel novembre 2024, il Comune di Potenza Picena non si è degnato neanche di rispondere! Gli unici con cui può prendersela sono sé stessa ed il suo Assessore all'Ambiente, rei di aver sottovalutato drammaticamente la questione. Rimandati a settembre!
Tartabini corre in soccorso del concittadino in enorme affanno e difficoltà elettorale e mistifica la realtà come Castiglioni e come Simonacci
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Stelvio Gironelli: da 11 anni.
Quando la sindaca Tartabini sostiene che il sindaco Morgoni voleva realizzare “ una maxi discarica con metodi totalitari “ tocca vette ineguagliabili di ridicolo che non si addicono alla titolare della massima carica istituzionale della comunità . Capisco che per lei il confronto tra chi come me ha chiuso e bonificato una discarica storica e chi si candida ad aprirne una nuova di zecca e’ impietoso per lei, ma ciò nonostante la sindaca avrebbe il dovere di mantenere un adeguato decoro istituzionale .