Rosella Sensi durante la cerimonia
Una tradizione che affonda le radici nei secoli passati e nasce da una leggenda del 1300 quella della Festa della Madonna di Macereto. Un momento di profonda emozione, per la prima volta dopo nove anni dal devastante terremoto del 2016, la storica statuina policroma della Madonna di Macereto è stata portata in processione all’interno del santuario.
Il santuario, monumento nazionale dal 1902 e massima espressione dell’architettura rinascimentale nelle Marche, era rimasto inaccessibile dall’interno dopo i danni causati dal terremoto. La tradizionale festa del 16 agosto, che da secoli richiama la partecipazione di tutta la popolazione di Visso e dei comuni limitrofi, ha potuto finalmente tornare alle sue origini storiche con la processione.
Alla presenza del sindaco di Visso, Rosella Sensi, che ha ribadito l’importanza fondamentale di questa cerimonia per le tradizioni della comunità locale, è stata celebrata una messa solenne. La celebrazione è stata accompagnata dalla musica della banda cittadina, che ha dato ulteriore solennità al momento.
Il primo cittadino ha sottolineato come questa festa rappresenti non solo un momento di devozione religiosa, ma anche un simbolo di resistenza e rinascita per un territorio duramente provato dal sisma. La presenza massiccia di fedeli e cittadini ha confermato il profondo legame che unisce la comunità a questo luogo sacro.
Il sindaco Sensi ha inoltre annunciato che domani, in occasione della festa del Santissimo Crocifisso a Cupi, frazione di Visso, sarà celebrata una messa in ricordo del padre Franco Sensi. «Un momento speciale, in un luogo a lui caro, per sentirlo ancora vicino e per condividere con la comunità la sua memoria che continua a vivere» ha detto il sindaco, sottolineando ancora una volta come i luoghi sacri del territorio rappresentino punti di riferimento fondamentali per la comunità vissana.
Il commissario straordinario Guido Castelli ha compiuto un sopralluogo a Macereto il 16 luglio. In quell’occasione, alla presenza del presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli e dell’arcivescovo Francesco Massara, Castelli aveva sottolineato come «i lavori stanno procedendo con impegno e competenza, frutto di una preziosa sinergia tra tecnici, istituzioni e comunità locali».
Il lungo percorso di ricostruzione ha richiesto interventi complessi e delicati, considerando l’importanza storica e artistica del complesso. Il santuario, progettato da Giovan Battista da Lugano su disegno del Bramante e completato nel 1528, rappresenta un capolavoro dell’architettura rinascimentale italiana.
La festa della Madonna di Macereto, con le sue radici che affondano in una leggenda del 1359, rappresenta uno degli eventi religiosi più sentiti dell’intera area dei Sibillini.
Proprio lì durante questa festa solenne quarantuno anni fa conobbi un ragazzo che adesso è mio marito!
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Ma Castelli non c’era ??
Che delusione, una festa sotto tono.