«Ha una pensione di 600 euro,
ne ha pagati 230 per la risonanza
perché urgente c’era solo a pagamento»

MACERATA - La denuncia è di Federconsumatori che parla del caso di una donna che si è fratturata una mano. «Al Cup le hanno detto che non era in grado di garantire l’esame nei tempi previsti, consigliandole di rivolgersi a una struttura privata. Chiediamo un intervento immediato delle istituzioni e della politica, il sistema sanitario deve tornare ad essere un servizio efficiente ed equo per tutti»

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Lorenzo Longo, presidente provinciale Federconsumatori

di Monia Orazi

«È inaccettabile che una persona con una pensione di soli 600 euro, che deve anche assistere un compagno disabile affetto da sla, sia costretta a spendere 230 euro per una risonanza magnetica, perdendo una parte significativa del suo unico reddito». A parlare è Lorenzo Longo, presidente di Federconsumatori Macerata, denunciando il caso di un’anziana residente nel capoluogo rimasta vittima delle carenze del sistema sanitario regionale. La vicenda risale allo scorso primo agosto, quando la donna, dopo un trauma, si è recata al pronto soccorso.

«Le è stata diagnosticata una frattura allo scafoide – spiega Longo – e prescritta una risonanza magnetica urgente. Il medico curante, il 4 agosto, ha confermato la necessità con una prescrizione di classe breve, che prevede l’esecuzione entro dieci giorni. Nonostante l’urgenza e la presa in carico da parte del Cup, la risposta è stata che il servizio pubblico non era in grado di garantire l’esame nei tempi previsti, consigliandole di rivolgersi a una struttura privata».

Per il presidente di Federconsumatori «questa situazione non solo viola il diritto alla salute, ma infligge un’ulteriore ingiustizia a una persona già in difficoltà economiche e familiari. La signora, impossibilitata a utilizzare correttamente la mano, non può ora assistere il compagno disabile, aggravando ancora di più la condizione della famiglia».

Longo annuncia che lunedì 11 agosto Federconsumatori presenterà un ricorso formale e richiederà l’assegnazione urgente della risonanza: «Chiediamo un intervento immediato delle istituzioni e della politica, affinché il sistema sanitario pubblico torni a essere un servizio efficiente ed equo per tutti, e i diritti dei cittadini, specialmente i più vulnerabili, non vengano calpestati».



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