La biblioteca Zavatti di Civitanova
Da oggi anche la biblioteca comunale “Silvio Zavatti” di Civitanova è uno dei 134 presìdi culturali italiani che hanno aderito a “Rifugi”, la rete nazionale di librerie e biblioteche impegnate nella lotta contro la violenza di genere.
Un progetto promosso dalla casa editrice Settenove, con il sostegno della Fondazione Giulia Cecchettin e il patrocinio del Parlamento Europeo, che punta a trasformare gli spazi dedicati ai libri in luoghi sicuri, dove trovare ascolto, orientamento e primo supporto.
I “Rifugi” sono un circuito di librerie che hanno aderito a un percorso di formazione sul tema della violenza di genere e sul suo contrasto attivo, in cui lavorano persone in grado di offrire informazioni utili e supporto competente alle donne in stato di temporanea difficoltà che frequentano la libreria. Il programma è stato finanziato, quest’anno, anche dalla Fondazione “Giulia Cecchettin”. L’edizione 2024 si è svolta sotto l’Alto patrocinio del Parlamento Europeo e si è arricchita del prezioso contributo di D.i.Re Donne in rete contro la violenza e Differenza Donna.
Per Civitanova aderire al circuito vuol dire diventare una biblioteca rifugio per le persone che la frequentano: le biblioteche, infatti, possono essere un fondamentale presidio culturale e sociale nel territorio, un aiuto concreto alla lotta contro la violenza e alla promozione di una cultura della libertà e dell’autodeterminazione. Due operatrici della Zavatti, Simona Carassai e Maria Laura Tirabassi, hanno frequentato un corso di formazione strutturato in tre incontri online sincroni della durata di 2 ore ciascuno, per avere una formazione di base sulle questioni legate a genere e violenza e informazioni specifiche per un primo supporto e orientamento alle persone in difficoltà. Il circuito è composto da 134 librerie e biblioteche già presenti in tutta Italia con newsletter periodiche tematiche di aggiornamento, riconoscibili con un adesivo in vetrina. I primi due incontri, tenuti dalle formatrici di Settenove, hanno fornito una formazione di base per saper riconoscere e decostruire gli stereotipi di genere e i pregiudizi interiorizzati nella cultura e nella comunicazione, con contributi offerti anche da librerie e biblioteche già aderenti al circuito, attiviste, autrici e autori Settenove.
Nel terzo incontro, con una formatrice di Percorso Donna è stata data una formazione specifica su come riconoscere la violenza di genere e la violenza assistita, come funziona la rete antiviolenza territoriale e come accedervi, cosa fare come presidio territoriale e cosa evitare per offrire un aiuto concreto e un supporto orientativo alle donne in stato di temporanea difficoltà che dovessero frequentare la biblioteca.
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