Duemila giovani al giorno
in visita al seminario di Macerata

FEDE - In vista del Giubileo sono arrivate moltissime comitive al Redemptoris Mater con gruppi da tutto il mondo. Tra questi 450 ucraini

- caricamento letture

pellegrini-ucraini

Sono migliaia i giovani che in questi giorni e la prossima settimana, di ritorno da Roma, si fermeranno al Seminario Redemptoris Mater di Macerata. Ragazzi e ragazze da ogni parte del mondo in procinto di recarsi nella Capitale per celebrare insieme le giornate del Giubileo a loro dedicate e ricevere le parole di speranza e la benedizione di papa Leone XIV. Prima di raggiungere Tor Vergata per la veglia di preghiera di stasera e la messa con il Papa di domenica mattina, le visite al Seminario hanno toccato punte di 2mila giovani al giorno, insieme ai catechisti e animatori. Emblematico, a ogni ora della giornata, il corteo dei pullman che ha attraversato le campagne maceratesi prima di fare il proprio ingresso lungo la via oggi intitolata a monsignor Tarcisio Carboni. Un’accoglienza organizzata grazie a più postazioni di benvenuto e al servizio svolto dai seminaristi per ogni necessità di ristoro.
«È una bellissima esperienza di accoglienza, incontrare i pellegrini è una grazia – ha detto il rettore del Seminario del Cammino Neocatecumenale don Davide Tisato –, sono tanti i gruppi passati a Macerata per arrivare a Roma al Giubileo e altri, fino all’8 agosto, faranno tappa qui di ritorno dopo l’incontro con il Papa. Per questo ringrazio il vice rettore don Emanuele Marconi per il grande impegno profuso e con lui tutti i seminaristi».

redemptoris-mater-pellegrini

Tra i tanti doni di speranza, dalla Terra Santa ne è giunto uno molto personale per don Davide: «Ho avuto la grazia di vivere due anni lì per la mia formazione da seminarista e grazie al Giubileo dei giovani ho potuto incontrare volti noti – ha raccontato –, è stata un’esperienza che mi ha dato molto e mi ha insegnato tanto. In questo tempo di drammatici conflitti, il Signore è capace ancora una volta di unire i popoli attraverso l’Anno Santo: è davvero il punto di incontro persino tra le nazioni in guerra».

Brasile, Russia, Scandinavia, Uganda, Spagna, Stati Uniti, Polonia, Francia, El Salvador, Israele, Ucraina, sono solo alcune delle nazionalità dei giovani arrivati al Seminario, con più turni necessari per il servizio del pranzo o della cena. A portare il loro saluto anche il vescovo di Macerata, Nazzareno Marconi: «Queste giornate intense ma davvero toccanti fanno scorgere nei volti di chi abbiamo incontrato di passaggio al Seminario o di quanti hanno intrapreso il cammino a piedi verso Roma un forte richiamo della preghiera e desiderio di speranza – ha detto –, in particolare, l’esperienza del Cammino Neocatecumenale aiuta tanti giovani a incontrare il Signore nella Sua Parola è allo stesso tempo a fare esperienza della bellezza della comunità che cammina insieme nella fede della Chiesa».

Particolarmente significativa la visita al Seminario Redemptoris Mater di circa 450 giovani ucraini nella serata del 31 luglio che, nonostante il lungo viaggio, hanno comunque voluto fermarsi a Macerata prima di proseguire il proprio percorso verso Roma. Don Michał Wiśniewski da undici anni svolge il suo servizio in Ucraina: «Sono giovani che provengono da ogni parte dell’Ucraina e fanno parte del Cammino Neocatecumenale – ha spiegato –, abbiamo fatto diverse tappe, tra cui Slovacchia, Ungheria e Croazia prima di essere qui». Un viaggio con comprensibili problematiche che ha visto molti di loro coetanei maschi rimanere a casa, non potendo lasciare l’Ucraina in quanto maggiorenni, viste le disposizioni dovute al conflitto: «Alcuni di loro hanno perso i genitori o i familiari a causa della guerra – ha proseguito don Wiśniewski –, si sente molto questo peso e loro stessi affrontano ogni giorno la dura sfida lanciata dall’odio. Noi adulti lo abbiamo sperimentato per primi, l’odio è la prima cosa che ci uccide, ci toglie la speranza e influisce in ogni nostra decisione: a loro annunciamo come Cristo sia l’unico che possa portare anche una pace interiore, con la quale possiamo affrontare ogni difficoltà. La guerra finirà ma senza l’aiuto di Gesù i suoi segni di dolore rimarranno per sempre su questi nostri giovani».



© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page

Quotidiano Online Cronache Maceratesi - P.I. 01760000438 - Registrazione al Tribunale di Macerata n. 575
Direttore Responsabile: Gianluca Ginella. Direttore editoriale: Matteo Zallocco
Responsabilità dei contenuti - Tutto il materiale è coperto da Licenza Creative Commons

Cambia impostazioni privacy

X