Lady Macbeth svelata agli Antichi Forni
alla vigilia della “seconda” prima

OPERA - Eduardo Savarese ospite agli Aperitivi Culturali ha fatto il ritratto della donna protagonista del capolavoro verdiano, che esordisce dopo la cancellazione per maltempo della scorsa settimana

- caricamento letture
ape-culturale-Savarese-3-650x489

Eduardo Savarese

di Marco Ribechi

Lady Macbeth agli Antichi Forni, Eduardo Savarese fa il ritratto della protagonista dell’opera di Verdi. Ritorno gradito agli Aperitivi Culturali di Cinzia Maroni per Eduardo Savarese, scrittore e docente di diritto internazionale, che ha messo la lente di ingrandimento sull’opera di cui aspetta il debutto questa sera allo Sferisterio di Macerata. Per “Macbeth” sarà infatti una prima a tutti gli effetti, arrivata però con due settimane di ritardo, considerando che non era in programmazione nel primo weekend di Mof mentre nel secondo è stata cancellata per maltempo. Tra l’altro oggi nell’arena saranno presenti i sindaci della Provincia con fascia tricolore ed è atteso anche Matteo Salvini.

«Lady Macbeth è un personaggio molto particolare – spiega Savarese – tanto che non ha nemmeno un vero nome, alcuni arrivano persino ad ipotizzare che Shakespeare abbia diviso il personaggio in due dove Macbeth e Lady Macbeth sono due facce della stessa medaglia. Certo è che Verdi tenesse moltissimo a quest’opera innovativa, nata quasi per caso».

ape-culturale-Savarese-2-650x489

Gabriela Lampa durante la lettura di un estratto di Macbeth

Sembra che prima della scrittura infatti, mentre stava mandando in scena Attila a Venezia, abbia contratto una febbre gastrica da stress e il dottore gli avesse quindi raccomandato sei mesi di riposo alle terme. «Qui incontrò il poeta e traduttore Maffei che gli suggerì di prendere in considerazione questa grande tragedia fantastica – prosegue Savarese – dove l’elemento delle streghe era piuttosto popolare nell’immaginario nordico ma inusuale in Italia». Le streghe sono infatti uno degli elementi principali dell’opera, trattate come un vero e proprio personaggio. «Verdi considerava il Macbeth come una delle più grandi tragedie mai scritte – dice l’ospite – e quindi fin da subito volle fare qualcosa di completamente nuovo, sperimentale. In particolare teneva molto alla scena del duetto, una parte molto articolata e innovativa. Anche la vicenda mostra degli archetipi umani sia nella necessità di un vaticinio che ha un fondamento nell’animo umano in ogni tempo e società, sia perché tutto muove dalla necessità di uccidere per realizzare ciò che è stato profetizzato, una sorta di complesso intreccio mentale di credenze».

ape-culturale-Savarese-4-650x489

Eduardo Savarese e Cinzia Maroni

Verdi non voleva per questo ruolo una voce angelica ma piuttosto qualcosa di infernale, cupo, che rendesse chiaro il carattere della protagonista. «Lei è un pilastro per Macbeth – prosegue Savarese – compie quello che il marito non è in grado di fare per raggiungere il potere. Non c’è pentimento o rimorso, anzi arriva persino a disprezzare i morti. Poi però ha un crollo nervoso e psicologico uno schianto interiore. Non sappiamo però con certezza di cosa muoia né perché e questo aspetto ha permesso che nei secoli ci si interrogasse sempre su questa protagonista tanto tremenda». L’aperitivo finale è stato offerto da un nuovo entrato ovvero il lounge bar Because The Night, di piazza della Libertà. Dato il nome Cinzia Maroni ha ricordato il 28 luglio 2013 quando Patti Smith fu presente proprio agli Aperitivi Culturali (leggi l’articolo).

Questa sera alle 18 appuntamento con Alberto Mattioli e Alessia Cappelletti su “Il loggista impenitente” mentre domani sarà la volta di Ilaria Gaspari che racconterà del locale Chez Maxim’s di Parigi, cuore pulsante della Belle Epoque e raccontato anche ne La Vedova Allegra.

ape-culturale-Savarese

I titolari del lounge bar Because The Night

Articoli correlati



© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page

Quotidiano Online Cronache Maceratesi - P.I. 01760000438 - Registrazione al Tribunale di Macerata n. 575
Direttore Responsabile: Gianluca Ginella. Direttore editoriale: Matteo Zallocco
Responsabilità dei contenuti - Tutto il materiale è coperto da Licenza Creative Commons

Cambia impostazioni privacy

X