«Festa del marinaio sparita,
l’amministrazione spieghi il perché»

PORTO POTENZA - Doveva essere l'edizione numero 75 dell'evento, che però non si è tenuto all'interno delle celebrazioni per la patrona Sant'Anna: si vocifera di uno spostamento a settembre. La rabbia del Pd: «Stupisce la totale assenza di qualsivoglia comunicazione in merito da parte dell'amministrazione comunale»

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Una delle primissime edizioni della festa

Doveva essere l’edizione numero 75 per la Festa del marinaio, una tradizione che si rinnova ogni anno dal Dopoguerra a Porto Potenza. E invece, per motivi non meglio precisato, le celebrazioni, che di solito ricadono all’interno della Festa di Sant’Anna, non si sono tenute.

Il Pd locale chiede all’amministrazione comunale di fare chiarezza sull’accaduto. «Diversi cittadini ci hanno fatto pervenire il loro rammarico e stupore per l’assenza delle celebrazioni – fa sapere la sezione comunale del partito – si tratta di una ricorrenza da sempre legata al periodo dei festeggiamenti per la santa patrona, con cui formava un connubio indissolubile che rappresentava un forte richiamo alle tradizioni e alle radici di un paese giovane come Porto Potenza: quella di quest’anno, poi, sarebbe dovuta essere la 75esima edizione, un compleanno quindi di grande rilievo e meritevole di un’attenzione particolare. Stupisce la totale assenza di qualsivoglia comunicazione in merito da parte dell’amministrazione comunale».

Girano voci secondo le quali l’evento potrebbe venire recuperato a settembre. «In questo vuoto di informazioni ufficiali alla cittadinanza, si rincorrono indiscrezioni di presunte richieste di spostamenti a settembre con motivazioni tutte da decifrare affidate a voci di corridoio, alla faccia della trasparenza – proseguono i dem – com’è possibile che la comunità non venga adeguatamente e tempestivamente informata attraverso i canali ufficiali dell’amministrazione? Come si può pensare di mortificare una delle pochissime celebrazioni identitarie di Porto Potenza togliendola alla chetichella dalla sua collocazione tradizionale nel periodo di maggiore afflusso turistico e relegandola in bassa stagione? Invitiamo l’amministrazione a fare rapidamente chiarezza, i cittadini ne hanno tutto il diritto».



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