L’assemblea dello Spi
Assemblea generale dello Spi Cgil di Macerata: confronto per fare il punto sulle sfide che attraversano le Marche e l’Italia. Si è svolta oggi a Piediripa di Macerata. Al centro del dibattito, il fallimento delle politiche regionali sul Pnrr e sulla sanità pubblica, i ritardi nella ricostruzione e l’allarme crescente per il riarmo in Europa. Temi che toccano da vicino la condizione delle pensionate e dei pensionati, sempre più esposti al rischio di povertà, isolamento e vulnerabilità.
Romina Maccari
In apertura dei lavori, la segretaria provinciale Romina Maccari ha denunciato l’inerzia della giunta Acquaroli nella gestione delle risorse pubbliche, a partire dal Pnrr: «Abbiamo a disposizione miliardi di euro per trasformare il nostro territorio – ha affermato – ma ci troviamo con cantieri bloccati, fondi inutilizzati e servizi sanitari che restano sulla carta. È inaccettabile che alle promesse elettorali non seguano azioni concrete per garantire il diritto alla salute, specialmente per le fasce più fragili della popolazione».
Durante l’assemblea è emersa una forte preoccupazione anche per la mancanza di visione e capacità politica nella gestione della ricostruzione: nella provincia di Macerata, sostiene il sindacato, «oltre l’80% degli interventi previsti dopo il sisma risulta ancora fermo. A ciò si aggiunge una situazione sanitaria sempre più critica, aggravata dalla carenza di personale e dall’aumento delle prestazioni a pagamento, che esclude chi non può permetterselo».
Massimo Girolami
Il quadro si completa con uno scenario internazionale segnato da una pericolosa corsa al riarmo, che rischia di assorbire risorse destinate al welfare. Su questo punto è intervenuto il segretario regionale Spi Cgil delle Marche Massimo Girolami, sottolineando come il sindacato debba alzare la voce: «Siamo contrari a un’Europa che sposta fondi da sanità, istruzione e coesione sociale verso l’industria bellica. La sicurezza si costruisce investendo nei diritti, non nei missili. La pace è il primo pilastro della giustizia sociale».
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