Popsophia va a Pesaro,
quattro giorni di filosofia spettacolo

FESTIVAL - Da stasera al 27 luglio incontri, philoshow, arte immersiva per esplorare il tema della "Soglia" tra piazza del Popolo, palazzo Gradari e il centro arti visive Pescheria. Tra i temi toccati anche l'adolescenza e il confine fra naturale e artificiale

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Pensare sulla soglia. Questa la sfida che Popsophia porta a Pesaro da oggi fino a domenica. Il festival ideato dalla docente e filosofa maceratese Lucrezia Ercoli, dopo aver portato spettacoli e philoshow ad Ancona e Civitanova, torna a Pesaro per una quattro giorni dedicati all’esplorazione del “confine” concettuale tra riti di passaggio e trasformazioni, momenti ciclici dell’esistenza come quello fra infanzia ed età adulta, vita e morte. Di questo e anche di virtuale e artificiale si parlerà a Pesaro tra piazza del Popolo, palazzo Gradari e il nuovo spazio del centro arti visive Pescheria.

Tra gli ospiti Carlo Massarini, Simone Regazzoni, Leo Turrini, Davide Sisto, Filippo La Porta, Giorgiomaria Cornelio, Annalisa Di Nuzzo, Noemi Serracini, Diego Castelli, Francesco D’Isa, Alessandro Alfieri, Luca Zorloni, Davide Susanetti, Maria Letizia Paiato e Federico Pazzagli.

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Il tema scelto per l’edizione 2025 è “La soglia”, una parola che identifica uno spazio intermedio e metamorfico: non solo un confine da attraversare, ma una zona di passaggio che unisce mondi, esperienze e tempi differenti. È sulla soglia che si compie la trasformazione, dove l’identità si mette in discussione e prende forma il nuovo.
«Se Amati mostri indagava la nostra attrazione per il mostruoso – spiega la direttrice artistica Lucrezia Ercoli – la Soglia va ad esplorare l’attraversamento, il passaggio e il cambiamento. Attraversare la soglia significa sostare in un punto di ambiguità fra ciò che siamo stati e ciò che stiamo diventando. È questo spazio liminale, sempre uno spazio segnato dal dubbio e dall’incertezza, che il festival vuole esplorare attraverso filosofia, musica, arte e cultura pop. Una riflessione che si fa ancora più urgente nei tempi sospesi e drammatici che stiamo vivendo con nuovi scenari di guerra imprevedibili».

L’edizione 2025 si articola in quattro giornate tematiche, ciascuna dedicata a una diversa soglia dell’esistenza individuale e collettiva.
Questa sera il festival inaugura alle 21 al Centro arti visive Pescheria con una “conversazione musicale” tra arte digitale, filosofia mistica e musica elettronica. Gli interventi di Maria Letizia Paiato sull’arte digitale, Federico Pazzagli, Evio Hermas Ercoli e Davide Susanetti su “Mistica e Post Umano” saranno animati dalla performance Q-live, duo musicale composto da Marco Fagotti e Jacopo Maria Mariotti, che farà da tappeto sonoro alle parole dei relatori con pianoforte, violoncello e distorsioni elettroniche. Ad arricchire lo spettacolo le opere visual dell’artista Marco Di Battista, che circonderanno lo spazio multimediale Pescheria grazie agli schermi che occupano l’intero perimetro dell’ambiente immersivo.

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La mostra visitabile coi visori VR all’interno della galleria MeGa


Al termine verrà presentato e rilasciato anche il nuovo allestimento nella galleria virtuale e modulare MeGa, visitabile con visori VR, un percorso ideato da Evio Hermas Ercoli sul tema de La Soglia che attraversa sette stanze che corrispondono a sette passaggi, sette riflessioni visive e filosofiche per attraversare il limen che separa il conosciuto dall’ignoto. Ogni ambiente esplorato diventa un punto di accesso a domande profonde sulla nascita, la morte, il desiderio, la conoscenza e il mistero. Dal sacro Lingam dello “spazio dell’incontro”, simbolo della ciclicità cosmica, alla liquida membrana del grembo materno che anticipa il mondo; dallo specchio di Cocteau come varco tra i mondi, al taglio di Fontana che trasforma la superficie in cosmologia; dall’inquietudine perturbante di Almodóvar, alla spiritualità architettonica dei Propilei e al pozzo nuragico di Santa Cristina. Il visitatore, flâneur contemporaneo, percorre un viaggio iniziatico tra immagini, simboli e miti, immerso in un’architettura virtuale che intreccia arte, filosofia e tecnologia. La mostra sarà visitabile nella corte di Palazzo Gradari nelle serate del festival, senza prenotazione.

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Venerdì 25 luglio sarà dedicato al confine tra creatività naturale e intelligenza artificiale: nel pomeriggio a partire dalle 18 interverranno il giornalista, artista digitale e critico culturale Francesco D’Isa con una riflessione sull’Arte nell’epoca dell’Ai, la soglia fra creazione e copia. A seguire Alessandro Alfieri parlerà di Bill Viola, una delle personalità più significative della videoarte degli ultimi decenni. Infine il direttore di Wired Italia Luca Zorloni affronterà il confine spigoloso della soglia dell’informazione, fra verità e menzogna e disinformazione. Alle 19,30 alla corte di Palazzo Gradari si terrà la visita guidata alla mostra immersiva di MeGa con visori VR. La sera alle 21,15 in Piazza del Popolo il primo dei philoshow, gli spettacoli filosofico musicali diretti da Lucrezia Ercoli con la band Factory, dal titolo “Oltre limiti e confini”, un viaggio filosofico e musicale dentro l’immaginario del superamento del confine, col mito dell’automobile da Il sorpasso a Tazio Nuvolari e Ayrton Senna, con la partecipazione del giornalista Leo Turrini.

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Sabato 26 luglio la soglia assume la forma del corpo adolescente, terra di mezzo fra l’infanzia e l’età adulta. Il pomeriggio si apre alle 18 con l’intervento di Annalisa Di Nuzzo, che proporrà un’“Antropologia dell’adolescenza”. A seguire Noemi Serracini analizzerà quattro brani musicali che hanno inciso nell’immaginario adolescenziale. Poi sarà la volta di Diego Castelli, esperto di serialità tv, con un intervento sui “Teen drama” da Beverly Hills 90210 a Sex Education. Alle 21,15 il secondo philoshow in piazza del Popolo, “Diventare adulti”, con Simone Regazzoni, Lucrezia Ercoli e la Factory.

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Domenica 27 luglio, l’ultima giornata si sofferma sulla soglia estrema tra vita e morte. Ospiti del pomeriggio il tanatologo Davide Sisto con i “Whatsapp del vento”, Filippo La Porta con un percorso da Dante a Dylan Dog, passando per Leopardi e Salvatore Satta, e Giorgiomaria Cornelio, con una riflessione sulla “perennizzazione” del web. A chiudere il festival, l’ultimo philoshow è un grande spettacolo musicale dedicato al “Boss” Bruce Springsteen con “Dancing in the dark” e la partecipazione di Carlo Massarini.



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