«Noi carabinieri siamo allo stremo,
carenze d’organico mai sanate:
chiederemo incontro col prefetto»

ARMA - A dirlo è il sindacato Unarma con il segretario generale Giuseppe Palermo e provinciale Antonio Voto. Il problema riguarda tutta la provincia: «Dalla costa con la movida che troppo spesso sfocia in violenza, ai comandi dell’entroterra, alle stazioni che insistono sul cratere del sisma, dove la situazione è particolarmente aggravata anche dalle carenze strutturali delle caserme»

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carabinieri-archivio-arkiv-5-e1731506123844-650x477«Turni massacranti e carenze organiche mai sanate. Siamo allo stremo, chiederemo un incontro al prefetto». Così la segreteria regionale del sindacato Unarma dei carabinieri e la segreteria provinciale di Macerata. Il sindacato è preoccupato «per le gravi carenze organiche dei comandi dell’Arma che interessano il territorio della provincia di Macerata. Dalla costa con la movida che troppo spesso sfocia in violenza, ai comandi dell’entroterra, alle stazioni che insistono sul cratere del sisma, dove la situazione è particolarmente aggravata anche dalle carenze strutturali delle caserme che a distanza di nove anni ancora sono allocate nei moduli abitativi provvisori – dice Unarma -. La carenza di personale che da anni compromette l’operatività delle Compagnie dipendenti dal comando provinciale di Macerata è una criticità ben nota e più volte formalmente denunciata, che oggi ha raggiunto livelli tali da rendere impossibile garantire persino i servizi minimi essenziali, tuttavia coperti solo ed esclusivamente grazie al sacrificio dei carabinieri, costretti a fare turni massacranti per assicurare la presenza sul territorio e l’apertura al pubblico delle Stazioni. Non si può escludere che il permanere di tali situazioni, possano minare il benessere psicofisico del personale con gravi ricadute sulla qualità del servizio svolto a tutela del cittadino».

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Antonio Voto, segretario provinciale Unarma

«Ogni giorno subiamo aggressioni e abbiamo feriti in servizio, noi come tutte le helping professions, il tutto di fronte ad una diffusa convinzione che tutto ciò possa rientrare in una normalità oramai quasi inevitabile. Chiederemo un incontro al prefetto di Macerata e a tutte le istituzioni nazionali e regionali che hanno a cuore la sicurezza dei cittadini ma anche il benessere degli operatori della sicurezza. Fino a quando lo spirito di abnegazione e l’alto senso del dovere dei carabinieri, deve sopperire alle gravi carenze organiche, organizzative, strutturali che affliggono questo ramo dell’amministrazione dello Stato?» dice il segretario generale regionale, Giuseppe Palermo.

Prosegue Antonio Voto, segretario generale provinciale di Macerata: «Attendiamo risposte concrete soprattutto dalle istituzioni e dalla politica, servono fatti e non parole, bisogna garantire condizioni di lavoro dignitose agli operatori della sicurezza per poter meglio difendere il cittadino».



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