Legambiente, monitoraggio dei laghi:
promossi Fiastra e Castreccioni

I DATI del report Goletta dei Laghi sono stati presentati questa mattina. Tracce di inquinamento a Talvacchia nell'Ascolano

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Un’operatrice al lago di Castreccioni

È un bilancio parzialmente positivo quello che emerge dal monitoraggio della Goletta dei Laghi di Legambiente sui principali laghi delle Marche. Le analisi hanno interessato il lago di Fiastra e il lago di Castreccioni a Cingoli, entrambi in provincia di Macerata, e il lago di Talvacchia, in provincia di Ascoli. Questi ultimi due sono stati oggetto di campionamento per la prima volta quest’anno.
Per ciascun bacino è stato analizzato un solo punto.

Dei tre, solo quello situato all’immissione del fiume Castellano nel lago di Talvacchia è risultato inquinato. Buoni invece i risultati per gli altri due bacini: al lago di Fiastra, il punto alla foce del canale a San Lorenzo al Lago conferma l’andamento positivo entro i limiti registrato anche nei monitoraggi del 2023 e del 2024, nella norma anche il punto in contrada Crocifisso, nel comune di Cingoli, sul lago di Castreccioni.

I dati sono stati presentati questa mattina nella sede della casa di guardia della diga di Castreccioni, nel comune di Cingoli, nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato il presidente di Legambiente Marche, Marco Ciarulli, la direttrice di Legambiente Marche, Marzia Mattioli, il responsabile scientifico dell’associazione ambientalista, Andrea Minutolo, e la presidente dell’assemblea regionale del Consorzio di bonifica, Francesca Gironi.

LE DICHIARAZIONI – «L’unico punto classificato come inquinato nel 2025 dai monitoraggi di Goletta dei Laghi nelle Marche, relativo al bacino del lago di Talvacchia, potrebbe essere collegato al modo in cui vengono trattate le acque reflue che arrivano dal fiume Castellano e poi confluiscono nel lago – dichiara Andrea Minutolo, responsabile scientifico Legambiente -. Quando i depuratori non funzionano correttamente o ci sono scarichi non controllati, nell’acqua si riversano sostanze inquinanti che possono causare problemi non solo per la qualità dell’acqua, che influisce sulla balneabilità e sugli altri usi, ma anche per la biodiversità del lago. Per questo è importante effettuare controlli sul fiume Castellano che alimenta il lago, soprattutto considerando che nelle vicinanze del punto analizzato si trova una spiaggia frequentata. Situazione diversa invece per i laghi di Castreccioni e Fiastra, dove i controlli hanno rilevato valori conformi ai limiti di legge, un segno positivo che dimostra come una corretta gestione del territorio e degli impianti di depurazione possa garantire acque più sane e sicure per tutti».

«I laghi di Talvacchia, Fiastra e Castreccioni, situati nelle aree interne delle Marche, rappresentano una risorsa preziosa per lo sviluppo di un turismo sostenibile, capace di mettere in luce le ricchezze naturali e paesaggistiche di zone spesso escluse dagli itinerari turistici tradizionali – dichiara Marzia Mattioli, direttrice Legambiente Marche -. L’interesse verso questi specchi d’acqua richiede però una particolare attenzione soprattutto per quanto riguarda la qualità ambientale e i possibili problemi sanitari legati all’inquinamento. Il rischio è quello di ridurre l’accessibilità e l’attrattività dei laghi, con ripercussioni negative sia sulla salute pubblica che sull’immagine dell’intero territorio. Ecco perché è fondamentale investire nella protezione ambientale dei laghi: non solo è un dovere ma anche una strategia efficace per salvaguardare il paesaggio, favorire l’economia locale e offrire esperienze turistiche di valore».

La tappa marchigiana della Goletta dei Laghi proseguirà oggi pomeriggio, a partire dalle 15, con una passeggiata naturalistica e educativa alla scoperta del lago di Castreccioni e dei suoi dintorni. L’iniziativa, gratuita e aperta a tutti, si svolgerà con il supporto di guide ambientali, volontari e attivisti di Legambiente.

LE ANALISI – Il monitoraggio scientifico dei parametri microbiologici. I prelievi di Goletta dei Laghi sono stati effettuati da tecnici, volontarie e volontari di Legambiente. I campioni per le analisi microbiologiche sono stati prelevati in barattoli sterili e conservati in frigorifero, fino al momento dell’analisi, che ha avuto luogo lo stesso giorno di campionamento o comunque entro le 24 ore dal prelievo. I parametri indagati sono microbiologici – Enterococchi intestinali ed Escherichia coli – classificando come “inquinati” i campioni che superano i limiti di legge e come “fortemente inquinati” quelli che li superano di oltre il doppio, secondo quanto stabilito dalla normativa nazionale sulle acque di balneazione. I risultati di Goletta dei Laghi non certificano la balneabilità dei punti di campionamento. I punti di prelievo vengono scelti in base al rischio potenziale di inquinamento, sulla base delle segnalazioni dei circoli di Legambiente e dei cittadini tramite il servizio sos Goletta. Foci di fiumi, torrenti, scarichi e piccoli canali rappresentano le principali vie di contaminazione batterica nei laghi, a causa di una depurazione insufficiente o di scarichi abusivi.

I DATI:

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