Fiera di San Nicola fuori dal centro,
i commercianti non ci stanno:
«Faremo un evento alternativo»

TOLENTINO - Negozianti sul piede di guerra per la scelta dell'amministrazione di spostare l'evento in viale Giovanni XXIII a causa dei cantieri della ricostruzione. Monica Fammilume: «Non siamo più tenuti in considerazione, veniamo sempre a sapere tutto a cose fatte». Il sindaco Mauro Sclavi: «Era la cosa più semplice da fare tenendo conto dei piani di sicurezza: organizzeremo delle navette». L'organizzatore, David Vitali: «In centro avrei lasciato fuori molti ambulanti. Anche al Foro Boario sarebbe stata in forma ridotta»

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I commercianti di Tolentino

di Francesca Marsili

La tradizionale Fiera del Perdono di San Nicola del 14 settembre quest’anno lascia la consueta cornice del centro storico e trasloca in periferia, in viale Giovanni XXIII, dove da due anni si svolge il consueto mercato settimanale del martedì.

Alla base della decisione del Comune il piano di sicurezza e gli spazi ridotti a causa dei tanti cantieri della ricostruzione, ma i commercianti del centro, delusi per la scelta dicono: «Non siamo più tenuti in considerazione, organizzeremo un evento alternativo». Sclavi ribatte: «In centro le bancarelle dei dolciumi e giochi per i bambini». L’organizzatore della fiera: «Io ho fatto delle proposte, in centro sarebbe stata ridotta, poi è la politica che decide».

Sul piatto della decisione dell’amministrazione comunale tre ipotesi. Una versione ridotta in centro, o due zone alternative: via Foro Boario o via Giovanni XXIII, quella che ha avuto la meglio. Un appuntamento, quella della Fiera del Perdono, a cui i fedeli, i cittadini e gli stessi operatori economici del centro tengono particolarmente e che ha sempre visto come location il centro cittadino, ma che da quest’anno deve fare i conti con la ricostruzione.

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Mauro Sclavi

Ad essere critici sulla decisione della giunta guidata dal sindaco Mauro Sclavi proprio i commercianti del centro storico. A spiegare le loro ragioni la presidente del Comitato commercianti centro storico, Monica Fammilume: «Circa un mese fa, quando ci siano incontrati per discutere dei “Mercoledì dello shopping”, la vicesindaco Alessia Pupo ha esordito dicendo che quest’anno la fiera in centro sarebbe stato un problema – spiega la referente – abbiamo annuito dicendo che lo immaginavamo. Ci è stata prospettata l’ipotesi di spostarla in via Foro Boario e dal nostro punto vista poteva starci perché non troppo distante dal centro, dalla Basilica di San Nicola e da dove si svolgono i principali festeggiamenti religiosi e laici, come la pesca e la tombola, magari mettendo a disposizione delle navette. All’ipotesi di viale Giovanni XXIII abbiamo detto no, decisamente troppo lontano dal contesto, non ha senso.

Ora di punto in bianco scopriamo che si è optato proprio per quest’ultima, ci aspettavamo un tavolo di confronto ma ultimamente venivamo a sapere le cose quando sono decise. Ci stiamo rendendo conto che oramai noi commercianti non abbiamo più voce in capitolo, nonostante le nostre difficoltà legate ai cantieri della ricostruzione siano note a tutti, soprattutto all’amministrazione. Ci sono ristoranti che hanno chiuso e bar che devono delocalizzare e la fiera di San Nicola è un appuntamento su cui soprattutto la categoria della somministrazione di alimenti e bevande aspetta per poter lavorare un po’ di più, e siccome ci è stata portata via ci stiano organizzando per evento alternativo per lo stesso giorno».

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David Vitali

A dire la sua anche l’organizzatore della fiera, David Vitali: «Sotto di me circa 120 ambulanti che hanno dato la propria disponibilità a partecipare all’evento, partite iva che hanno diritto di lavorare e se io avessi accettato per il centro avrei lasciato fuori molti di loro. Organizzo eventi per lavoro – dice – e li organizzo al meglio e quest’anno, se fatta in centro storico sarebbe stata un’edizione ridotta, spezzettata dai cantieri, esteticamente non bella e con poco assortimento. Se escludo gli ambulanti migliori il risultato è scadente. Il sindaco mi ha parlato anche del Foro Boario, ma anche lì sarebbe stata in forma ridotta. E’ vero che si poteva fare anche in centro: io ho dato delle ipotesi e il mio parere, come hanno fatto la Polizia locale e gli uffici tecnici e del Suap, ma è la politica che decide».

Il sindaco Mauro Sclavi precisa: «Nel corso della riunione con i commercianti avevo già anticipato che farla in centro storico sarebbe stato pressoché impossibile: ogni bancarella necessita di circa quaranta metri quadrati. Abbiamo ragionato con il referente degli ambulanti sulla soluzione: la cosa più semplice, tenendo conto di piani di sicurezza e ricostruzione, è stata organizzare la fiera in viale Giovanni XXIII. Organizzeremo delle navette, in piazza della Libertà lasceremo le bancarelle dei dolciumi e ci saranno dei gonfiabili per i bambini».



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