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Macerata torrida, mercoledì da bollino rosso.
«La Regione riproponga l’ordinanza
per tutelare i lavoratori esposti all’afa»

CALDO bollente per i prossimi giorni: la Protezione civile regionale ha inserito la città tra le più "hot". Mozione Pd in consiglio regionale per limitare il lavoro nelle ore centrali della giornata: «Quest’anno non possiamo permetterci gli stessi ritardi»

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caldo-1-325x217Sarà caldo da bollino rosso quello di mercoledì. La Protezione civile regionale, nel suo bollettino di oggi, ha inserito anche Macerata tra le città “in rosso” per dopodomani insieme a Fermo, Ascoli, Jesi e Fabriano.

Le temperature non dovrebbero andare oltre i 33 gradi in città, ma l’allerta di massimo livello si ha quando condizioni del genere persistono per tre o più giorni consecutivi. E ormai le temperature massime stazionano a livello ragguardevoli da più di una settimana.

Il Pd Marche auspica che la Regione, senza attendere la fine di luglio, torni a riproporre per tempo l’ordinanza per la tutela dei lavoratori esposti al caldo.

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Anna Casini, consigliera regionale dem

«Quest’anno non possiamo permetterci gli stessi ritardi – dice Anna Casini, consigliera regionale dem – un’ordinanza sarebbe auspicabile anche alla luce della recente approvazione da parte della Conferenza delle Regioni, delle nuove linee di indirizzo nazionali per la protezione dei lavoratori dal calore. Per questo il gruppo Pd ha presentato una mozione in Consiglio regionale per chiedere l’adozione immediata di un provvedimento operativo. Riteniamo che quest’anno si debba agire in anticipo, anche alla luce delle temperature che non fanno altro che presagire caldo intenso nei prossimi giorni, e che il cambiamento climatico in atto necessita di azioni a tutela del lavoro.

La Regione deve emanare un’ordinanza che vieti il lavoro nelle ore centrali della giornata quando i livelli di rischio sono alti. I lavoratori non possono essere lasciati soli sotto 40 gradi.

Non è una battaglia ideologica: è una questione di sicurezza e dignità del lavoro. Non vogliamo più vedere operai, braccianti, muratori costretti a lavorare sotto il sole cocente senza alcuna tutela reale».

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Il bollettino emesso oggi



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