L’area dell’ex villa Cingolani
di Alessandro Luzi
Ex villa Cingolani a Civitanova, il Tar sospende il permesso a costruire. E’ stato accolto in via cautelare il ricorso presentato dall’avvocato Cinzia Mennoia, insieme a Giampiero Verdini. Giovedì è arrivata la decisione del tribunale amministrativo regionale che ha disposto la verificazione tecnica della fondatezza dei punti salienti del ricorso.
È il secondo stop temporaneo dopo quello arrivato ad aprile per i cantieri di villa Paolini. Si tratta di due ricorsi distinti presentati da due proprietari di appartamenti nelle immediate vicinanze del cantiere.
Nel ricorso riguardo l’ex villa Cingolani si contesta «un pregiudizio da oscuramento o limitazione delle rispettive visuali panoramiche nonché l’illegittimità del permesso impugnato, per vizi procedurali, nonché per la maggiore altezza assentita in rapporto agli edifici circostanti».
La ditta che si sta occupando dei lavori sulla struttura di viale Vittorio Veneto è la Felici srl. Per l’esito della verificazione bisognerà attendere l’udienza del 25 settembre, quando i giudici si riuniranno in camera di consiglio. Per villa Paolini invece l’udienza è fissata al 10 luglio.
In quel caso si contestava il progetto sotto diversi profili: il piano interrato non risulterebbe completamente interrato, se non attraverso terrapieni artificiali, con conseguenze su superficie utile lorda e altezza, la presunta violazione delle distanze minime dal ciglio stradale e la mancata conformità ai parametri urbanistici della zona. Tra i motivi del ricorso anche la redazione del progetto edilizio, inizialmente elaborato da un geometra e solo successivamente sottoscritto da un ingegnere, e il mancato rispetto delle altezze massime.
Per villa Paolini l’ordinanza era stata emessa il 17 aprile.
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Fanno chiarezza su molte cose che accadono a Civitanova.
E non solo …….
E’ sotto gli occhi di tutti che a Civitanova Marche a seguito di demolizione e ricostruzione, molti edifici hanno raddoppiato le dimensioni. Un raddoppio corrisponde ad un +100% rispetto all’edificio preesistente. Il Piano Casa a seguito di demolizione e ricostruzione prevede un +40%. Da dove viene tutta l’altra cubatura?
E’ chiaro quindi che è lecito da parte dei vicini fare accesso atti e verificare quali norme sono state utilizzate per il calcolo, soprattutto quando il nuovo immobile che si sta realizzando penalizza i vicinati coprendo una vista panoramica o introducendo penalizzazioni dal punto di vista degli standard urbanistici (esempio aumento delle automobili che circoleranno o parcheggeranno in zona).
Non conosco tutte le situazioni tipo quella in questione, nel senso che chiaramente conosco la situazione precedente ma non quello che si andrà a realizzare essendo i lavori in corso e non avendo visionato il progetto.
Io però andrei in questi casi a verificare il rispetto del Decreto Interministeriale 2 aprile 1968, n. 1444 in particolare all’ art. 7. Limiti di densità edilizia.
Gli standard edilizi, a Civitanova, sono come il gioco delle tre carte, li sposto da qui a lì, poi li metto da lì a là e via dicendo.