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Gestione servizio idrico di Aato 3:
«Proroga della concessione
per evitare il rischio della gara»

MACERATA - La proposta è dell'esponente provinciale di Alleanza verdi sinistra, Sandro Bisonni, che prende lo spunto da una azione dell'Emilia Romagna per un caso analogo, confermata dalla Corte Costituzionale

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Sandro Bisonni, portavoce provinciale di Avs

di Luca Patrassi

La proroga della concessione del servizio idrico di Aato 3 per evitare il rischio della messa a gara mentre le società di gestione e i Comuni interessati sono impegnati nella costituzione della società: è la proposta che arriva dall’ex consigliere regionale dei Verdi ed ora portavoce di Alleanza Verdi Sinistra, Sandro Bisonni: «L’ultima assemblea dell’Aato3 sulla questione del servizio idrico integrato ha portato ancora una volta ad un nulla di fatto» sostiene l’ex consigliere regionale.

«Le problematiche – osserva l’esponente di Avs – in merito la costituzione della società unica a cui affidare il mantenimento del servizio idrico, non sono affatto sciolte ed è oramai chiaro a tutti che, al di là dei proclami, non ci sia la reale volontà di venire a capo di una questione così importante per tutti i cittadini.

Nessuno intende sottovalutare le reali difficoltà di un percorso complesso da svolgere in tempi strettissimi, ma proprio a causa di questi tempi che l’impegno e la collaborazione tra tutti i soggetti coinvolti dovrebbero essere massimi.

Purtroppo si è assistito all’ennesimo rinvio anche per il fatto che il cronoprogramma dei lavori è arrivato in assemblea solo pochi minuti prima dell’inizio, rendendo nei fatti impossibile per tutti fare una ponderata valutazione. Per di più il cronoprogramma presentato va ben oltre la nuova scadenza del 31 dicembre 2025 data ultima per la messa a gara, con la probabile conseguenza che tutti conosciamo, ossia la privatizzazione dell’acqua. La Regione, addormentata e grande assente, potrebbe intervenire per prorogare di qualche anno le concessioni in essere come ha fatto, per un caso analogo, l’Emilia Romagna con la legge regionale 21 ottobre 2021 n. 14, atto confermato nella sua legittimità dalla sentenza n. 119/2022 della Corte Costituzionale. Questa ulteriore proroga istituita per legge non rappresenterebbe certo la soluzione ottimale, che rimane sempre quella della costituzione di un soggetto unico nei tempi previsti, ma di fatto scongiurerebbe per il momento epiloghi peggiori. Certo è triste che debba essere il sottoscritto a suggerire ai nostri governanti un piano B, ma tant’è. Alleanza verdi e sinistra ancora una volta si trova costretta a denunciare l’inazione della destra di governo o per incapacità decisionale o per specifica volontà politica tesa alla privatizzazione di tutti i servizi e si proclama pronta a dare battaglia nell’interesse esclusivo della Comunità».

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