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Tenta di uccidere i genitori:
condannato a 14 anni il 24enne

GAGLIOLE - Oggi la sentenza del gup del tribunale di Macerata. Ivan Zamparini aveva accoltellato il padre e la madre poi si era ferito alla gola. Respinta la richiesta di perizia psichiatrica. Il giovane non aveva assunto Fentanyl (gli era stato somministrato per placare il dolore dopo che aveva rivolto l'arma verso se stesso). Il legale: «Valuteremo se fare appello»

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I rilievi dei carabinieri

di Alessandro Luzi

Condannato a 14 anni Ivan Zamparini, il 24enne che lo scorso 6 settembre aveva tentato di uccidere i genitori con cui viveva a Gagliole. Così oggi ha deciso il gup Daniela Bellesi del tribunale di Macerata durante il processo che si è svolto con rito abbreviato. Oltre al tentato omicidio, al giovane veniva contestato anche il porto ingiustificato di un coltello fuori dall’abitazione.

Quel giorno Zamparini si trovava in casa e i genitori lo hanno trovato che si stava ferendo con un coltello. I due sono intervenuti per fermarlo e a quel punto è nata l’aggressione.

Secondo l’accusa, sostenuta dal pm Francesco Carusi, il 24enne con un coltello avrebbe assalito la mamma, 62 anni, e l’avrebbe colpita più volte procurandole una ferita al torace e varie lesioni con una prognosi di 15 giorni.

Sempre con un coltello, il 24enne avrebbe aggredito anche il padre, 66 anni, poi sottoposto a un intervento chirurgico per le ferite riportate. La prognosi era di 90 giorni. Poi il giovane ha rivolto la lama verso se stesso ferendosi alla gola.

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L’avvocato Mauro Riccioni

Durante l’aggressione, dice l’accusa, il 24enne era sotto l’effetto di cannabinoidi e ketamina. Inizialmente gli veniva contestato anche di aver utilizzato il Fentanyl (la cosiddetta droga degli zombie), in seguito agli accertamenti svolti da un consulente tecnico della procura è emerso che il farmaco gli era stato somministrato dopo il ferimento alla gola per calmare il dolore. Da lì era stato portato in ospedale a Macerata e una volta uscito era stato arrestato. Ora si trova in carcere a Montacuto.

Oggi il giudice ha rigettato la richiesta dell’avvocato difensore Mauro Riccioni di fare il rito abbreviato condizionato ad una perizia psichiatrica. «Valuteremo le motivazioni della sentenza poi molto probabilmente faremo appello» ha detto il legale.

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