Nominata la commissione
per le coop a Pronto soccorso e Pediatria.
Dirigenti medici: solo 2 sì per il posto

SANITA' - Mancano i medici e per coprire i turni si deve esternalizzare. L'ultima procedura bandita dall'azienda ha visto una pioggia di rinunce all'assunzione: sette camici bianchi su nove hanno detto no

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Alessandro Marini, direttore Ast Macerata

di Luca Patrassi

“Houston, abbiamo un problema”: una frase celebre da 55 anni (legata alla missione dell’Apollo 13 sulla Luna), ora simbolica di una situazione imprevista. Difficile pensare che la carenza di medici possa essere considerato un imprevisto nelle programmazioni aziendali ma la gara per esternalizzare la copertura dei turni non copribili con gli attuali organici al Pronto soccorso e in Pediatria, bandita nello scorso dicembre e rivista a febbraio per modificare alcuni contenuti, è arrivata alla fase di nomina della commissione esaminatrice delle proposte.

A distanza di due mesi dal termine ultimo di presentazione delle offerte per la partecipazione alla gara, la dirigenza Ast ha scelto la commissione giudicatrice preposta alla valutazione delle offerte tecniche ed economiche: presidente Domenico Sicolo, direttore del Pronto soccorso di Camerino, componenti Enrica Fabbrizi, direttrice della Pediatria di Civitanova e Ermanno Zamponi direttore del 118.

Primo bando di gara del 30 dicembre dell’anno scorso, il 7 febbraio altra determina per modificare la documentazione di gara. Un paio le novità che hanno indotto il cambio in corsa dei contenuti di gara.

Si è concluso, nel frattempo, il concorso indetto nello scorso agosto 2024 per l’assunzione di sei dirigenti medici di Medicina d’emergenza e urgenza a cui avevano partecipato nove medici ma solo due hanno accettato l’assunzione.

Il 31 dicembre scorso è entrato in vigore il decreto che ha portato modifiche al codice degli appalti.Ora la commissione ha un mese di tempo per valutare le offerte ed affidare la gara. “Houston, abbiano un problema”. Forse più di uno. Da capire il motivo di tante rinunce all’assunzione: se è un problema di un eccesso di posti liberi in giro per le Marche e per l’Italia o se è un problema di scarsa attrattività di alcune sedi ospedaliere maceratesi.

Qualunque sia la causa si vanno a danneggiare le finanze pubbliche visto che va ad incrementare il ricorso alla cooperative esterne. Ci sarà chi osserverà dirà che è colpa della sbagliata programmazione di chi c’era prima e chi ribatterà che se una sede non è attrattiva non c’è abbondanza di medici che tenga ma questo non è un discorso che i politici possono prendere in esame sotto elezioni.

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