“Neos”: dalla terra una nuova via
per sconfiggere il cancro nelle donne

CASTELRAIMONDO - Domenica e lunedì a Borgo Lanciano il convegno organizzato da Mauro Pelagalli, primario di Ginecologia e Ostetricia dell'ospedale di Macerata: si parlerà di come buono cibo, aria pulita, cultura, tradizione e ricerca possano influire nella prevenzione e nella cura dei tumori femminili

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Mauro Pelagalli, primario di Ginecologia e Ostetricia a Macerata

C’è un filo invisibile che lega la salute delle donne alla terra in cui vivono. È fatto di cibo buono, aria pulita, cultura, tradizione e ricerca. Ed è proprio su questo filo che si muove “Neos – La terra che cura”, il convivio scientifico che si terrà l’11 e 12 maggio a Castelraimondo, a Borgo Lanciano.

Un evento unico, ideato da Mauro Pelagalli, primario di Ginecologia e Ostetricia dell’ospedale di Macerata, che riunisce medici, oncologi, ricercatori, agricoltori, esperti di nutrizione e cittadini per affrontare il tema dei tumori femminili con occhi nuovi. “Neos” non è solo un congresso, ma un luogo di dialogo: tra medicina e territorio, tra scienza e cultura, tra ciò che ci cura e ciò che ci nutre. L’obiettivo è ambizioso: prevenire, trattare e migliorare la qualità della vita delle donne colpite da tumori della sfera pelvica, partendo proprio da ciò che il nostro territorio può offrire. «La prevenzione inizia da bambini, con una corretta alimentazione e uno stile di vita sano – afferma Pelagalli – ma anche con la consapevolezza che ciò che mangiamo, respiriamo e viviamo ha un effetto diretto sul nostro benessere».

Neos è l’acronimo di Nutrition, earth, oncology, surgery: quattro parole chiave per una nuova visione della medicina oncologica. Un approccio olistico e integrato, che pone al centro la prevenzione primaria e il benessere della persona, valorizzando ciò che il territorio può offrire, dal cibo ai paesaggi. In questo approccio integrato, nutrizione, chirurgia e oncologia si intrecciano con le risorse che le Marche hanno da offrire: prodotti agricoli genuini, filiere sostenibili, eccellenze artigiane e industriali, ma anche paesaggi che rigenerano corpo e mente. Durante il convegno, aperto anche al pubblico, ci saranno espositori e produttori locali con degustazioni di prodotti naturali, un’occasione per riscoprire il legame profondo tra alimentazione e salute. Non mancheranno interventi sulle ultime frontiere della chirurgia e dell’oncologia, ma anche riflessioni su un futuro più consapevole, dove l’ambiente non è solo uno sfondo, ma un protagonista attivo nella cura e nella prevenzione.

Durante il convegno, riconosciuto anche come corso di formazione Ecm Fad, si discuterà di innovazioni in chirurgia oncologica e ginecologica, nuove tecniche di diagnosi e cura e alimentazione e ambiente come strumenti di prevenzione e supporto post-terapia. L’obiettivo è quello di costruire un modello di salute più umano e sostenibile, in cui la persona venga curata non solo nella malattia, ma accompagnata nel ritorno alla vita dopo il cancro. «Abbiamo tutti una responsabilità – afferma Pelagalli – come custodi di questa ricchezza. Medici, amministratori, agricoltori, ricercatori: ognuno deve fare la sua parte. Perché il medico più importante è spesso la natura stessa».

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La locandina dell’evento



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