Francesca D’Alessandro, vicesindaca di Macerata
Prende il via il progetto “Rafforzamento dei servizi sociali domiciliari per garantire la dimissione anticipata assistita e prevenire l’ospedalizzazione”, che prevede l’attivazione di percorsi integrati sociosanitari di sostegno al rientro a domicilio.
Il progetto, finanziato per circa 300mila euro con fondi Pnrr, supporta il percorso di continuità assistenziale “dall’ospedale al territorio” ed è finalizzato a ridurre e prevenire i ricoveri ospedalieri impropri intercettando precocemente le situazioni di fragilità. «Una progettualità che ci permette di garantire risposte integrate e concrete a persone residenti nell’intero territorio provinciale nell’ottica di un sempre maggiore sostegno alle famiglie nell’accudire gli anziani non autosufficienti a casa – dice la vicesindaca e assessora alle politiche sociali del Comune di Macerata, capofila dell’Ambito territoriale sociale 15, Francesca D’Alessandro – l’assistenza nelle mura domestiche è, senza dubbio, una situazione da prediligere rispetto al ricovero in strutture residenziali per far sì che vengano mantenute le relazioni positive e il rapporto di fiducia con i familiari e, al contempo, sgravare l’apparato sanitario riservando la cura sanitaria in senso stretto a situazioni più urgenti».
In sinergia con i distretti sanitari dell’Ast di Macerata, si supporta la “dimissione protetta”, garantendo un sostegno domiciliare nel passaggio dall’ospedale al domicilio, con un piano condiviso tra medico di medicina generale, strutture sanitarie e servizi sociali territoriali e Ambiti territoriali sociali. L’obiettivo consiste nell’attivazione di interventi di assistenza domiciliare a favore di persone anziane non autosufficienti e/o persone infra sessantacinquenni in condizioni sanitarie assimilabili, favorendo la loro permanenza a casa e prevenendo il ricovero ospedaliero, attivando servizi quali oss domiciliari. Gli Ambiti territoriali sociali coinvolti sono: Ats 15 in qualità di capofila, Ats 14, Ats 16, Ats 17 e Ats 18. Gli operatori sociosanitari saranno individuati dalle cooperative Il Faro e Cooss Marche, gestori dell’appalto con aggiudicazione a mezzo gara. La selezione per l’accesso al servizio di assistenza domiciliare avviene esclusivamente attraverso la segnalazione da parte dell’ospedale o della struttura riabilitativa, che valutano la necessità del beneficiario, in sinergia con l’Ambito territoriale sociale di riferimento, competente territorialmente in quanto sede di residenza del beneficiario stesso.
Quindi... 300.000 MILA EURO IL FARO E COOS...!??GIUSTO...
Suggerisco di fare una sala operatoria per ogni quartiere così il paziente evita il ricovero in ospedale
Fortuna lo pnrrr...
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