Campo da rugby, aumentano i costi:
va spostato verso il fiume.
C’è una perizia di variante del 7,65%

MACERATA - Il Comune ha deciso la modifica nel corso dell'esecuzione dei lavori che erano stati aggiudicati all'impresa Edilizia Crocioni (la società del presidente della Maceratese) che aveva offerto un ribasso d’asta del 5%

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Il cantiere per il campo da rugby

di Luca Patrassi

Perizia di variante per il campo da rugby a Villa Potenza. Il 31 ottobre del 2023 c’era stata la consegna dei lavori all’impresa Edilizia Crocioni (la società del presidente della Maceratese, ndr) che aveva offerto un ribasso d’asta del 5%, ora una determina che autorizza una perizia di variante del 7,65%.

L’opera era stata aggiudicata all’impresa maceratese per l’importo contrattuale di due milioni e 29mila euro e un tempo di esecuzione pari a 300 giorni naturali e consecutivi. Risorse del Pnrr per la “Rigenerazione urbana”.

«Nel corso dell’esecuzione dei lavori si è resa necessaria – si legge nella determina dirigenziale – la redazione da parte della direzione dei lavori di una perizia di variante in corso d’opera per circostanze impreviste ed imprevedibili in quanto è stata accertata l’esigenza di spostare la posizione del campo da gioco verso il fiume Potenza per cui è necessario aumentare i rinterri necessari per la sistemazione e il livellamento del piano di gioco, rinterrare la porzione interessata previa stesa di un telo geotessile anticontaminante e uno strato di materiale stabilizzato, allungare le linee dei vari impianti tecnici a servizio del campo stesso come l’alimentazione dell’impianto di illuminazione e di adduzione acqua per l’impianto di irrigazione, allungare e riposizionare le recinzioni perimetrali rispetto a quanto previsto in progetto, realizzare un cordolo per il collegamento dei pali di fondazione, installare un nuovo tratto di recinzione per la separazione dell’area a servizio degli spettatori con quella a servizio degli atleti/arbitri».

L’importo contrattuale ad opera della perizia di variante è aumentato del 7,65% (155mila euro) e la spesa è finanziata con il ribasso d’asta conseguito in sede di procedura di gara. Nella determina non sono citati i motivi che hanno portato alla perizia di variante ma è possibile siano collegati agli accertamenti archeologici disposti per la verifica delle tombe romaniche venute alla luce con gli scavi.



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