La donazione della Fondazione Carima
di Francesca Marsili
«Contrariamente al resto del nostro Paese, una speciale classifica dell’Agenas vede la nostra regione virtuosa dal punto di vista dell’innovazione delle attrezzature sanitarie e un piccolo merito lo abbiamo anche noi». Parole di soddisfazione quelle con cui il segretario generale della Fondazione Carima, Gianni Fermanelli, ha consegnato questa mattina nuove apparecchiature biomediche all’ospedale di Camerino.
Da oggi, i reparti di Chirurgia e Anestesia e Rianimazione del nosocomio camerte avranno quindi due ecografi e una colonna video laparoscopica di ultimissima generazione a supporto di una chirurgia non invasiva, dove all’eccellenza dei sanitari si affianca la nitidezza delle immagini per una maggiore indagine degli organi. E con questo terzo e ultimo step, dopo gli ospedali di Macerata e Civitanova, si conclude il ciclo di donazioni della Fondazione Carima con 17 macchinari per un totale di 1,6 milioni di euro. «Stiamo cercando di aiutare l’Ast di Macerata a rinnovare le apparecchiature nei nosocomi della Provincia. La nostra Fondazione – ha aggiunto Fermanelli – ha un’attività consolidata che è sotto gli occhi di tutti. Non dimentichiamo nessuno, Camerino è da anni una realtà molto attenzionata dalla Fondazione. Da anni acquistiamo apparecchiature sanitarie da donare ai nostri ospedali, Siamo riusciti a ottenere prezzi competitivi e sconti notevoli nella trattativa. Pubblico e privato possono collaborare per la sanità pubblica che ha risorse non così abbondanti e vanno utilizzate in maniera efficiente. Questo avviene attraverso un coordinamento che abbiamo con i vertici dell’Ast», ha concluso il segretario generale.
Gianni Fermanelli, segretario generale della Fondazione Carima
L’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini ha ribadito la scelta di bocciare l’idea dell’ospedale unico, ma di potenziare i presidi sanitari su tutto il Maceratese: «Per il territorio di Camerino abbiamo messo nel piano socio-sanitario un ospedale di primo livello, non dimentichiamo che serve un bacino di 150mila persone, e deve garantire gli stessi servizi che hanno le popolazioni che vivono in prossimità di presidi più serviti». L’assessore ha annunciato anche la partenza per maggio dei lavori nell’ospedale di Camerino, e più precisamente nel Pronto soccorso, con l’ampliamento delle aree di accesso per un costo di circa 600mila euro. Proprio sulla base del Piano sanitario, una inversione di tendenza rispetto al passato per il nosocomio della città ducale. «Le risorse stanno arrivando – ha proseguito l’assessore alla Sanità regionale -. Ci sarà anche il potenziamento del reparto di Cardiologia con due medici in più come pure per l’Ortopedia. La criticità sul territorio è legata alla carenza di medici di medicina generale e di continuità assistenziale, e questo porta i pazienti ad andare in Pronto soccorso. in questo momento è in corso una trattativa con il sindacato dei medici di medica generale a cui vogliamo dare più risorse. Per sopperire a questa criticità stiamo anche potenziando le Farmacie dei servizi, dove gli utenti possono accedere al Cup, all’elettrocardiogramma, holter pessario e cardiaco». E sulla carenza di medici in ospedale Saltamartini ha sottolineato: «Dal 2021 formiano 150 medici in più con borse regionali. Da quest’anno il turnover sarà positivo, questo non significa che da domani riempiamo il gap, ma è matematico che i medici li avremo».
Oltre alle istituzioni, alla consegna dei macchinari era presente una rappresentanza di medici, infermieri e operatori sanitari dell’ospedale di Camerino. «Per me è un onore essere qui a celebrare una sinergia importante consolidata nel tempo con la Fondazione Carima, che desidero ringraziare per queste importanti donazioni di tecnologie all’avanguardia che ci permettono di elevare la qualità dell’offerta sanitaria erogata ai nostri cittadini – ha dichiarato il Direttore generale dell’Ast di Macerata Alessandro Marini. L’Ospedale di Camerino rappresenta un punto di riferimento strategico per tutto l’entroterra montano, è nostra volontà potenziare i servizi e renderlo ancora più attrattivo perché abbiamo professionisti di elevata competenza che vi lavorano, che sono capaci dare risposte efficaci e tempestive ai bisogni di salute della popolazione. Da inizio anno sono state fatte 100 assunzioni nell’Ast di Macerata e cercheremo di valorizzare la vocazione importante che la struttura ospedaliera di Camerino è in grado di esprimere». «La donazione della Fondazione Carima contribuisce a dare energia ad un territorio dove è forte la sinergia tra le Istituzioni. Per l’Università di Camerino la presenza dell’Ospedale è fondamentale per i propri studenti e fa la differenza. – ha affermato il Rettore di Unicam Graziano Leoni -. La donazione di oggi non è solo rivolta all’Ospedale di Camerino, ma anche alla sua Università e a tutto l’entroterra montano». Il vicesindaco di Camerino Antonella Nalli ha aggiunto: «Questa donazione è un segnale di forte speranza per nostra popolazione. L’ospedale è tornato ad essere funzionate a 360 gradi e contribuisce ad essere un punto fermo per tutti, giovani e meno giovani, fondamentale soprattutto in questo periodo di ricostruzione».
Il vicesindaco di Camerino Antonella Galli
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