La donazione di oggi con al centro l’assessore Filippo Saltamartini
di Laura Boccanera (foto De Marco)
Doveva essere una conferenza stampa per ringraziare la Fondazione Carima della generosa donazione di tre ecografi di ultima generazione donati all’ospedale di Civitanova e utilizzati dai reparti di Cardiologia, Pronto soccorso e Anestesia e rianimazione e di un laser molto potente ed accurato a servizio dell’urologia.
Invece, l’assessore regionale Filippo Saltamartini ha colto l’occasione per trasformarla in un personale show, monopolizzando l’attenzione. Certo, qualche notizia l’ha data anche lui, ma il vero obiettivo sembrava essere un altro: prendersi la scena in un evento che avrebbe dovuto celebrare la generosità della Fondazione e il potenziamento della sanità locale grazie alla rete di solidarietà che va oltre il pubblico.
Il direttore Ast Alessandro Marini e l’assessore regionale Filippo Saltamartini
Ma la campagna elettorale è iniziata e per Saltamartini sembra sia partita proprio dagli ospedali dove ha valorizzato medici e risorse con frasi ad effetto: «Siete voi qui a Civitanova che vi siete fatti carico del Covid di tutta la provincia e adesso rimedieremo ricompensandovi». Sulle minacce a medici e personale ospedaliero l’assessore ha detto: «Finché ci sarò io avrete sempre un avvocato pagato dall’azienda per difendervi».
Infine la ciliegina sulla torta, la data di inaugurazione della “famigerata” tac del Covid hospital che è finita all’ospedale di Recanati anziché in quello di Civitanova: «Sarà meglio avere una tac nuova, di ultima generazione, con l’intelligenza artificiale, o una già vecchia di 5 o 6 anni?».
Insomma una serie di frasi ad effetto che avevano l’obiettivo di galvanizzare la platea a qualche mese dalle elezioni regionali. Tanto da affermare anche: «Va benissimo la donazione della Fondazione e dei privati, ma se ci sono necessità noi dobbiamo dare delle risposte, chiedete al direttore, chiedete a me, per la vostra bravura ogni anno riceviamo una quota premiale dallo Stato e quest’ anno, per la vostra bravura, sarà di 43 milioni e possiamo fare un progetto per acquistare nuove tecnologie, non avete che da chiedere».
L’intervento di Saltamartini è durato una ventina di minuti, a fronte delle relazioni succinte dei medici dei reparti interessati dalla donazione che hanno a più riprese ringraziato la generosità della Fondazione intervenuta con il presidente Francesco Sabatucci, il segretario generale Gianni Fermanelli e il consigliere Paolo Moscioni e che fa seguito ad un’altra cospicua donazione effettuata ieri al nosocomio di Macerata con 9 ecografi (leggi l’articolo).
Il direttore dell’Ast Alessandro Marini è intervenuto per sottolineare da un lato il ritorno a Civitanova (fu direttore dell’area vasta oltre 10 anni fa), ma anche come la qualità e le potenzialità dell’ospedale di Civitanova siano aumentate negli anni: «Con l’atto aziendale l’ospedale di Civitanova è un ospedale di primo livello assieme a Macerata e Camerino. Abbiamo fatto scelte che vanno a completare l’offerta, l’unità operativa complessa di Radiodiagnostica e di portare a unità operativa complessa la pediatria e altre scelte come la scelta dipartimentale di neurologia e pneumologia, la farmacia ospedaliera, la chirurgia vascolare e tiroidea. Ma questo non significa innalzare la bandiera del campanilismo».
I primari dei reparti di Cardiologia Umberto Berrettini, del Pronto soccorso Rita Curto, della Rianimazione e anestesia Antonio Conte e dell’urologia Willy Giannubilo hanno poi illustrato l’utilizzo dei nuovi dispositivi e come la loro presenza sia fondamentale per una più tempestiva ed accurata diagnosi nel paziente. «Con questo ecografo abbiamo la stessa apparecchiatura del Lancisi e di Macerata» ha spiegato Berrettini e, nel caso del laser, l’utilizzo permette di trattare in maniera mini invasiva patologie come la calcolosi, l’ipertrofia prostatica e i tumori delle vie urinarie con tempi di ricovero dimezzati rispetto ad interventi di chirurgia classica. «Grazie alla Fondazione, perché questa donazione non ha solo un valore economico, ma anche una rilevanza che non è quantificabile perché aiuta il nostro lavoro e i pazienti» le parole di Rita Curto.
Il presidente della Fondazione Carima Francesco Sabatucci ha sottolineato come sia «Un compito della Fondazione stare attenti al territorio e unire privato e pubblico – ha detto invitando anche altri imprenditori a seguire l’esempio – noi lo facciamo volentieri, non abbiamo entrate, facciamo erogazioni e grazie all’oculatezza del direttore riusciamo a mantenere un portafoglio intatto. La donazione oltretutto è un’ astuzia – ha scherzato – io stesso ho preso domicilio qui in vari reparti più volte e questa attrezzatura servirà anche a noi. Oltretutto, da civitanovese, lo faccio con un affetto particolare».
Ok. Saltamarini, ti chiediamo di lasciare il tuo posto ad uno più competente. Grazie.
Tutto merito suo.
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Antò de Moregi avrebbe detto :
“Facile fà i fr.sci col cu.o dell’altri” .
Il COVID Hospital di Civitanova avrebbe dovuto funzionare con il personale sanitario proveniente da tutta la regione poiché doveva accogliere i pazienti marchigiani. In realtà l’ unico personale che vi lavorò fu quello proveniente dagli ospedali della provincia di Macerata, aggravando ulteriormente la sofferenza degli stessi.Sarebbe opportuno non distorcere il vero per i propri tornaconti.
Comunque, per chi non ne fosse a conoscenza, l’orologio che si vede nelle foto indossato dal direttore AST Marini ha un costo che equivale all’intero stipendio annuo, compresa tredicesima, di un assistente infermieristico con qualche anno di esperienza sulle spalle .
A voi le giuste e dovute conclusioni…..
E le liste di attesa quando cominciamo a sfoltirle ?
Noto con “soddisfazione” che Cronache Maceratesi è entrata in campagna elettorale