Le relatrici della tavola rotonda assieme a Marco Bentivogli e, a destra, la presidente dei TdC Maria Luce Centioni
È stato presentato ieri alla sala Ciarrocchi della pinacoteca civica di Civitanova Alta, il libro “Sulle donne. La parola agli uomini. Il punto di vista maschile sulla parità di genere”.
La tavola rotonda con l’autrice, l’avvocata Ilaria Li Vigni, è stata promossa dall’associazione italiana degli avvocati per la famiglia e per i minori ed inserita nel programma di Teatro di Primavera.
Ad aprire la serata, la presidente dei Teatri Maria Luce Centioni, presente assieme alla consigliera del Cda Agnese Biritognolo, alla direttrice TdC Paola Recchi e all’assessore Ermanno Carassai.
«La parità di genere ha tante sfaccettature – ha detto Centioni – dobbiamo tenere alta l’attenzione, la discriminazione culturale, sebbene sia stato fatto molto, c’è ancora e dobbiamo lavorare per migliorare la situazione».
La presidente Aiaf Marche Marina Guzzini, ha osservato come la parità di genere sia «un tema attuale, da affrontare sui diversi aspetti. Penso all’accesso a professioni che una volta erano impensabili, come la magistratura, un tempo appannaggio di soli uomini, o le discipline mediche».
E proprio il focus parità occupazionale è stato fortemente caratterizzante della tavola rotonda, con Marco Bentivogli, esperto di Politiche del lavoro e innovazione, che ha ricordato come il tasso dell’occupazione giovanile e femminile in Italia sia «bassissimo, viaggiando dieci punti sotto la media europea. Le donne non sono coinvolte nel mondo del lavoro e questo è un doppio problema, visto l’invecchiamento della popolazione. Dobbiamo essere più esigenti e chiedere politiche che puntino ad una società più equa, con azioni di lungo respiro legate a servizi e cultura». Per l’avvocata Francesca Palma la parità di genere diventa infatti una conquista di tutti, «perché tutela ogni singola persona della società». «C’è una mancanza di valorizzazione adeguata del femminile – le parole di Li Vigni -, perché gli uomini sono più scaltri. Ma bisogna guardare alla contaminazione tra maschile e femminile, via che invece porta dei vantaggi ad entrambi».
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…avranno parlato anche della parità di genere che riguarda le famiglie di religione musulmana che vivono e lavorano in Italia, suppongo, e che oggi sono una consistente parte della popolazione nel nostro Paese!!! gv