Rosalba Ubaldi, consigliera comunale del Centrodestra Unito
di Giulia Sancricca
Ragazzino aggredito dal branco, emergenza sicurezza a Porto Recanati. Mentre proseguono le indagini per risalire ai responsabili anche con l’analisi dei filmati delle spycam – come dice il sindaco Andrea Michelini – resta acceso il dibattito sul tema sicurezza. Un tema su cui il Centrodestra unito, rappresentato in Consiglio da Rosalba Ubaldi e Angelica Sabbatini, era più volte intervenuto anche in assise, per chiedere interventi necessari a prevenire tali episodi. L’ultima aggressione ieri pomeriggio alle 18 quando un ragazzino di 14 anni è stato picchiato da una banda di coetanei di origine straniera ed è riuscito a rifugiarsi nella caserma dei carabinieri. La consigliera Rosalba Ubaldi torna così ad accendere i riflettori su un problema «ormai diventato insostenibile – dice -. È evidente che l’impiego di energie e risorse da parte del Comune e delle forze dell’ordine non deve servire solo a evitare che questi episodi avvengano oggi, ma anche a evitare che crescano ragazzi violenti che possano compiere atti simili in futuro e che la violenza diventi un modo “normale” per affrontare le varie situazioni».
Allora la riflessione si sposta sugli autori delle aggressioni: «Non so se si tratti degli stessi – spiega Ubaldi -, ma se così fosse bisogna intervenire per fermarli prima possibile in modo deciso, altrimenti cresce l’insicurezza. La paura per quanto sta accadendo in città cresce sempre di più nei paesi vicini e sappiamo di alcuni ragazzini che rinunciano a uscire con i loro coetanei a Porto Recanati per questo clima di insicurezza. Non è giusto per loro e per le loro famiglie». Infine un pensiero sull’integrazione: «Se davvero in entrambi i casi gli autori sono di origine straniera – dice la consigliera di centrodestra – bisogna chiedersi anche se le strategie di integrazione fin qui attuate siano adeguate o se sia necessario, come crediamo, muoversi in maniera diversa e più incisiva».
Andrea Michelini, sindaco di Porto Recanati
Dal canto suo, il sindaco Andrea Michelini, ribadisce che «l’amministrazione non è rimasta a guardare: mi sono confrontato con polizia locale, carabinieri e ho informato il prefetto. So che le indagini sono partite e stanno andando avanti anche grazie ai filmati delle spycam. Non facciamo certo finta di niente» precisa il primo cittadino che ora dovrà preoccuparsi anche del piano di sicurezza in vista della stagione estiva, quando la città accrescerà il numero di presenze. «Metteremo sicuramente personale aggiuntivo per la polizia locale con turni fino all’una di notte – spiega -. Anche la neo associazione dei balneari farà i suoi passi faranno per garantire l’attenzione in spiaggia nelle ore notturne». Ma non manca poi l’appello alle famiglie: «Il primo controllo deve avvenire da loro – dice . L’amministrazione e le forze dell’ordine fanno tutto ciò che è di loro competenza, ma le famiglie debbono essere le prime ad avere un controllo sui ragazzi. Parliamo purtroppo di un fenomeno diffuso non solo sulla costa, ma in tutta Italia. L’integrazione? Fare una classificazione non è bello, siamo tutti italiani. Porto Recanati è la nostra Italia di oggi. Parliamo di ragazzini che frequentano le stesse scuole e i gruppi di cui si parla sono misti. Il problema della sicurezza non ha colori».
Minorenne aggredito in spiaggia, fugge e si rifugia in caserma
Ma a chi chiede aiuto? A sia il governo nazionale che regionale dalla sua parte. Non è mica in campagna elettorale che deve fare ancora propaganda. Ora bisogna agire ma forse non si è capaci?
Simone Paciarotti in primis i genitori devono controllare i figli ...che c'entra il governo destra o sinistra
Pienamente d'accordo con il sindaco. L'educazione parte dalla fonte: cioè dalla famiglia!!!!
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Ma cosa ti vuoi appellare alle famiglie che per la maggior parte sono sfasciate e questi poi sono o risultati.
patetico il pensiero che sia la famiglia a dover risolvere questi problemi, uscite dalla vostra comfort zone e siate veramente collegati a questo problema sociale giovanile di ragazzi italiani che italiani non si sentono proprio, anzi….
Una volta esisteva la famiglia, una volta esistevano i genitori. Cosa c’entra la politica.
È una percezione cit
Pene certe (proporzionate al reato commesso ovviamente) per chi delinque, altrimenti bla bla bla bla ………..
Se c’era ancora il questore PIGNATARO aveva la “tollenza zero” anche x le baby-gang.
fino a non tanti anni fa si stava con le porte di casa aperte,cosa è cambiato rispetto a quegli anni?