Sottoposto all’obbligo di firma in seguito ad una indagine legata ad un tentato omicidio (episodio avvenuto a Pieve Torina), non avrebbe rispettato le prescrizioni ed è stato arrestato e messo agli arresti domiciliari il 64enne Giancarlo Ricottini. La misura è stata eseguita dai carabinieri della Compagnia di Camerino che hanno dato esecuzione a quanto disposto dal tribunale di Macerata che ha deciso l’aggravamento della misura.
Il tentato omicidio, per il quale Ricottini è stato rinviato a giudizio lo scorso ottobre, risale all’11 aprile dello scorso anno. Quel giorno il 64enne aveva ferito con una coltellata un 46enne di Fiuminata.
Secondo l’accusa l’uomo aveva agito «per futili motivi legati ad un banale diverbio». Un diverbio nato dal fatto che il 46enne era andato ad addestrare due cani da caccia insieme a due amici e al figlio.
Ad un certo punto è arrivato il 63enne, che è proprietario del terreno su cui il 46enne stava facendo addestrare i cani e che fa parte della riserva di caccia (quindi avevano il permesso per entrare su quei terreni). Era nato un diverbio e quando il 46enne era di spalle, ricostruisce l’accusa, Ricottini aveva tirato fuori un coltello pattada (che di solito viene usato dagli agricoltori per lavori in campagna) e con questo aveva ferito alla schiena, con un fendente, il 46enne.
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