Da sinistra: Domenico Panetta, direttore di Unimc, John McCourt, rettore di Unimc, Gianni Dess’, presidente dell’Abamc, e Giuseppe Capparucci, direttore dell’Abamc
di Mauro Giustozzi (foto Fabio Falcioni)
Accordo tra Università di Macerata e Accademia di Belle Arti per iniziative congiunte in ambito accademico, culturale e artistico. E Abamc che ha avuto dal ministero il riconoscimento di 10 milioni di euro per la ristrutturazione dell’ex Catasto, l’edificio acquistato qualche anno fa e che diverrà la nuova sede dell’istituto. Giornata importante per le due entità culturali più grandi della città, che si rafforzano l’un l’altra con questa intesa che apre scenari futuri interessanti per tutta la città.
McCourt e Dessì
Ad illustrare i termini di questa collaborazione sono stati John McCourt, rettore dell’Università di Macerata, il direttore generale Domenico Panetta, Piergiorgio Capparucci, direttore Abamc, e il presidente dell’Accademia Gianni Dessì. «E’ un accordo molto importante per le due istituzioni – ha detto McCourt – in un momento in cui la formazione di terzo livello pubblico è sotto attacco, soprattutto nella nostra regione. Avete visto la Link che annuncia di aprire e poi di raddoppiare corsi, vediamo l’arrivo del Marconi e di altri atenei telematici nelle Marche. Per questo motivo enti pubblici storici ed importanti per il territorio si rafforzano lavorando insieme. Siamo le due istituzioni educative più grandi della città, abbiamo delle cose che possiamo sviluppare assieme. Entrambe lavoriamo sempre di più con iscritti che vengono dall’estero e possiamo rafforzarci in questo, fare ricerca insieme e qualche scambio a livello didattico in futuro». L’accordo prevede la cooperazione nella realizzazione di progetti concreti, come l’orientamento agli studi universitari, l’organizzazione di attività formative rivolte anche a studenti stranieri e la progettazione di eventi di ampio respiro che coinvolgano la cittadinanza. Un ruolo di rilievo sarà riservato anche all’allestimento di mostre, spettacoli, concerti ed eventi culturali, nell’ambito delle iniziative già programmate dalla città di Macerata, come la stagione lirica, sinfonica e teatrale, nonché alle iniziative promosse dai due enti, come il Festival delle Humanities.
Durante la conferenza stampa è stata annunciata la disponibilità di 10 milioni di euro per ristrutturare l’ex Catasto di piazza Mazzini, nuova sede di Abamc. La società incaricata It’s ha partecipato con un progetto al bando nazionale del ministero Afam (Alta formazione artistica e musicale) che metteva a disposizioni ingenti risorse proprio per finanziare quelli che saranno ritenuti i progetti e le idee più meritevoli. E quello dell’Accademia di Macerata ha raggiunto il massimo del punteggio e quindi anche delle risorse finanziarie. «Ci sono novità sostanziali – ha detto Dessì – è stata riconosciuta la bontà del progetto e soprattutto non è stata una cosa scontata fare una gara europea in tre mesi. Il Ministero ha riconosciuto tutto questo affidando, sulla carta per ora ma l’impegno c’è, questi 10 milioni di euro, cifra con cui riusciremo a dare forma al progetto di ristrutturazione dell’edificio di piazza Mazzini. E’ chiaro che l’iter sarà segnato dalle tempistiche degli stanziamenti, che erogazione ci sarà. Quando si impianta un cantiere è bene conoscere la fluidità delle risorse per evitare che si interrompa. Però questo è un passo avanti importante, un’occasione straordinaria non solo per Abamc ma direi per tutta Macerata. Rigenerando quell’edificio partirà un riassetto di tutta quell’area: nel progetto stesso si è dato molto risalto al ruolo centrale che avrà questo spazio al cui interno sarà ricavato anche uno spazio teatrale dedicato all’intera cittadinanza». Il presidente di Abamc sottolinea poi come al momento da parte del Ministero sia stato messo a disposizione il 7% della somma stanziata, una prima erogazione capace di mettere in moto comunque la partenza del progetto per l’ex Catasto.
A livello edilizio anche l’Università di Macerata è molto attiva, con tanti cantieri che sono aperti per ristrutturare o costruire nuove sedi e aule dell’ateneo. In particolare in via Crescimbeni dove c’era la sede di Economia, poi palazzo Ciccolini e palazzo Ugolini dove i lavori procedono secondo il cronoprogramma previsto. L’ex sede della Banca d’Italia ha un progetto per un residence per studenti da 50 posti letto, con il 2026 anno di avvio dei lavori. Entro quest’anno sarà invece operativo lo Sportello dello studente che sarà accentrato qui. Altri due siti che vedono cantieri aperti da parte di Unimc sono il polo sportivo di viale Indipendenza e il polo Bertelli. «Per la sede del Cus stiamo correndo in tutti i sensi – ribadisce il rettore McCourt – i lavori procedono bene: ci sarà un mini-palasport da 300 posti che potrà essere usato per tutti gli eventi, sarà un vero e proprio campus universitario. Sistemeremo anche il vicino campo di calcio a 5 comunale. Sul polo Bertelli abbiamo risolto il problema dei parcheggi che sarà consegnato in tempi rapidi: allora partiranno anche i lavori per l’ampliamento del Bertelli visto che i numeri degli studenti sono sempre in crescita ed abbiamo bisogno di più aule».
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Ottima notizia per la nostra città e il territorio