Accorpamento De Magistris, Buldorini:
«Chiederò si valutino alternative»

ISTRUZIONE - Il vicepresidente della Provincia critica la nuova riorganizzazione scolastica: «Abbiamo promesso di tutelare queste comunità, dimostriamolo. Disponibile a sostenere le istanze dei Comuni coinvolti»

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Luca Buldorini (Lega) resta vice presidente

Accorpamento dell’Istituto comprensivo De Magistris di Caldarola con l’Omnicomprensivo Frau-Leopardi di Sarnano. Ora a intervenire è il vicepresidente della Provincia ed ex segretario provinciale della Lega, Luca Buldorini, raccogliendo il grido di allarme degli studenti e delle famiglie che vivono in territori già segnati dal sisma e dalle difficoltà della pandemia. «La mia posizione è chiara – esordisce Buldorini (del Carroccio come l’assessore regionale all’istruzione Chiara Biondi, ndr) -. Pur consapevole che la competenza sul sistema scolastico è della Regione e che la Provincia può incidere solo sulle scuole superiori, non posso restare indifferente di fronte alle preoccupazioni e alle richieste di chi ogni giorno combatte per mantenere viva la propria comunità».

Allora il vicepresidente della Provincia ricorda come «lo scorso anno la Regione aveva già analizzato una possibile riorganizzazione che coinvolgeva Appignano, Montecassiano e Montefano, con la consapevolezza che Appignano e Montefano operano sotto un unico istituto comprensivo dal 2014. Tale ipotesi fu accolta positivamente da Appignano e Montefano, mentre il sindaco di Montecassiano espresse contrarietà. Successivamente, il ministero dell’Istruzione concesse una riduzione degli accorpamenti previsti, rinviando la decisione su questo territorio al 2024».

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L’Istituto De Magistris a Caldarola

E allora prende le difese dei territori colpiti dai nuovi accorpamenti, come i cinque comuni di Belforte, Camporotondo, Belforte, Cessapalombo e Serrapetrona, dove insiste il De Magistris: «Nel corso del tempo, ho affrontato più volte il tema con gli interlocutori istituzionali competenti, evidenziando le criticità e proponendo soluzioni che tenessero conto delle reali esigenze del territorio – evidenzia Buldorini -. Tuttavia, le mie osservazioni non sono mai state considerate nella dovuta misura. Oggi, di fronte alle legittime preoccupazioni di studenti, famiglie e docenti, non si può più restare inermi. Questi territori sono stati duramente colpiti in passato e ancora oggi faticano a riconquistare quella normalità che spetta loro di diritto». Il vicepresidente della Provincia annuncia quindi di non voler restare fermo a guardare: «Abbiamo promesso di tutelare queste comunità, di supportarle nella ricostruzione non solo fisica, ma anche sociale e culturale – dice -. Dobbiamo dimostrare concretamente di saper ascoltare e agire nell’interesse dei cittadini. Per questo, mi rendo disponibile a sostenere le istanze dei Comuni coinvolti, affinché siano rappresentate con forza davanti agli organi decisionali. Non possiamo permettere che scelte calate dall’alto penalizzino ulteriormente questi territori. Serve una soluzione che tuteli il diritto allo studio, la stabilità del corpo docente e la continuità didattica, senza compromettere la qualità dell’istruzione e il futuro di queste comunità. Mi farò portavoce di queste istanze e chiederò con determinazione che si valuti ogni possibile alternativa per garantire una scuola equa e sostenibile per tutti».

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