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Anche i cinghiali “in fila” al Distretto Ast:
battuta di caccia a Santa Croce

MACERATA - La presenza degli ungulati era stata segnalata dall'azienda sanitaria, il primo cittadino ha appena firmato l'ordinanza per un'area che comprende anche Montalbano e Collevario

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distretto-sanitariodi Luca Patrassi

L’appuntamento inedito è per le 6,30 di domenica prossima, caccia al cinghiale con tanto di cani muovendo dall’area del Distretto sanitario di Santa Croce, a Macerata. Se ne ha notizia dall’ordinanza appena firmata dal sindaco Sandro Parcaroli che recepisce la segnalazione dell’Ast, preoccupata per il fatto che gli animali in questione si vedano spesso nella zona del Distretto sanitario e del Servizio veterinario Ast di Santa Croce.

Sembra non con l’intenzione di mettersi in attesa dei servizi sanitari della Ast e delle politiche per il benessere animale messe in campo dal Comune e specificatamente dall’assessora Laura Laviano che esattamente in questi giorni ha iniziato a lavorare come veterinaria alle dipendenze della Ast. Il 23 gennaio scorso la Ast ha segnalato al Comune «la presenza assidua di cinghiali presso l’area occupata dal Distretto sanitario, dalla Farmacia territoriale e dai Servizi veterinari nella sede di Belvedere Raffaello Sanzio, con conseguente rischio per il personale e gli utenti che frequentano la struttura sanitaria».

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Avvistamento di cinghiali a Macerata

Dalla segnalazione si passa, dopo quattro giorni, a un incontro tra le parti: «si è svolto un incontro – scrive il Comune – al Servizio veterinario dell’Ast Macerata, alla presenza dei funzionari della stessa Ast della Polizia provinciale, della Polizia locale e dell’Ufficio ambiente del Comune, durante il quale sono stati esaminati gli aspetti tecnici e normativi della questione, con particolare riguardo alla tutela della salute e dell’incolumità pubbliche. Sulla base delle conoscenze condivise, l’interferenza tra le attività antropiche e la presenza di cinghiali in ambito urbano rappresenta un fattore di rischio di particolare rilevanza, sia per quanto attiene all’incolumità delle persone che si trovassero ad affrontare un contatto diretto con i cinghiali; sia per la circolazione stradale che, in seguito al transito di animali vaganti, potrebbe subire gravi incidenti; sia, infine, dal punto di vista sanitario, in quanto la specie in argomento rappresenta un veicolo di trasmissione di malattie infettive, tra cui la peste suina africana, in rapida espansione anche nei nostri territori». Ai pochi maceratesi che non dovessero avere ben presente l’area del Distretto sanitario c’è da spiegare che ospita(va) un meraviglioso parco lasciato da decenni quasi senza cura. Ma per Ast e Comune quella del parco dell’ex Ospedale psichiatrico di Santa Croce non è considerata una emergenza: l’Ast continua a mantenere una proprietà verde che non riesce a curare, il Comune non se ne occupa e piuttosto pensa ad usare male e altrove fondi europei dedicati ai parchi urbani.

Per tornare ai cinghiali ecco come il Comune intende muoversi: «I controlli della fauna selvatica in ambito urbano rappresentano una tipologia di intervento particolarmente delicata, essendo preordinata alla tutela della salute e della incolumità pubbliche e, come tale, da svolgersi esclusivamente con il coordinamento di agenti di pubblica sicurezza dotati di particolare esperienza. Il piano di controllo regionale del cinghiale dispone che gli interventi di controllo numerico del cinghiale tramite abbattimento in ambito urbano siano attivati dalle Polizie provinciali quando sussistano rischi per la pubblica incolumità ed in seguito a specifica ordinanza sindacale». Si spara, ecco come e dove: «Abbattimento degli esemplari – si legge nell’ordinanza – presenti nella zona compresa tra i quartieri Santa Croce, Montalbano e Collevario mediante il ricorso ad operatori abilitati all’esercizio della caccia al cinghiale anche con utilizzo di cani, sotto il diretto controllo e coordinamento della Polizia provinciale». La battuta di caccia si svolgerà domenica prossima con inizio alle 6,30». L’ordinanza contiene anche l’avviso che «avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso giurisdizionale presso il Tar entro 60 giorni». Difficile che i cinghiali possano organizzarsi in tempo utile per il ricorso al Tar, così anche per i cittadini eventualmente contrari. Quindi battuta di caccia domenica a Santa Croce.



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