«Ospedale? Poco più che una casa di riposo.
In sei anni persi diversi reparti»

MATELICA - Duro affondo del segretario comunale dem Danilo Cimmino: «Nel 2019 avevamo 28 posti letto, oggi ce ne sono di fatto 15. Non ci sono più dirigenti, il pronto soccorso è di fatto chiuso visto che non ci sono medici»

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Danilo Cimmino, segretario comunale del Pd

«La famosa filiera della destra funziona e si comporta ovunque allo stesso modo, da Roma ad Ancona e fino a Matelica: incapace di governare e dare risposte ai bisogni delle persone, accusano gli altri: chi c’era prima o le opposizioni o i giudici o i giornalisti. Un comportamento inaccettabile, pericoloso e dannoso». Parole e musica del segretario comunale del Pd matelicese Danilo Cimmino. Nell’occhio del ciclone è finita in particolare la gestione dell’ospedale cittadino.

«Da Roma riducono le risorse per il Servizio sanitario nazionale, passato da poco meno del 7% del Pil del 2021, governo di centrosinistra, a intorno al 6% per il 2025 con la destra e scenderà sotto il 6% nel 2027, con conseguenze disastrose per i cittadini – evidenzia Cimmino – da Ancona parlano di riformare la sanità regionale. Hanno ripristinato sei Ast con conseguente aumento dei costi di sistema e stanno presentando i piani per le Ast territoriali, ma senza alcun riferimento, ad esempio, ai posti letto, al sistema dell’emergenza-urgenza, ai servizi territoriali integrativi e ad altre cose. A Matelica, dopo sei anni di governo cittadino della destra, non ci sono più dirigenti medici effettivi nella casa di comunità (ospedale) per le cure intermedie e per la Rsa. Prestano servizio part-time dei medici di Camerino. Questo è il quadro e i cittadini si devono rivolgere alla sanità privata o sono costretti a rinunciare a curarsi se non ne hanno la possibilità. A tale proposito, come non ricordare la proposta della assessora Procaccini di qualche anno fa di cedere l’intera struttura matelicese ai privati. E anche a Matelica dicono che la colpa è di altri, del Pd, delle opposizioni, delle amministrazioni precedenti. La situazione sarebbe seria se non fosse quasi ridicola. L’attuale maggioranza si assuma le sue responsabilità, chieda scusa ai cittadini e l’assessore alla sanità ne tragga le conseguenze».

Nel 2019 Matelica aveva un reparto da 28 posti letto, di cui 12 di rsa e 16 di cure intermedie. «Con una medicina di lungodegenza, due medici specialisti internisti strutturati di cui uno responsabile di reparto, nonché ambulatori con quasi tutte le specialità previste nel piano regionale – aggiunge Cimmino – in questi ultimi sei anni si sono persi la medicina interna, la diagnostica vascolare e cardiovascolare in reparto, l’holter pressorio, l’holter cardiaco, la Moc, la Tac in presenza, la diagnostica emogasanalitica, la prescrizione di ossigenoterapia domiciliare, la dermatologia. Inoltre, nel 2019 c’erano un reparto di fisioterapia a piano terra completamente ristrutturato, con un parco macchine di terapia fisica nuovo ed efficiente, un Punto di assistenza territoriale e ambulanza medicalizzata 118 presente 24 ore su 24. Quello che rimane ora è poco più di una casa di riposo, con posti letto ridotti a meno di 15 effettivi (20 solo sulla carta). Ci sono giorni in cui il medico in reparto è completamente assente in barba alle normative vigenti per gli ospedali di comunità, con pazienti abbandonati a se stessi. Sindaco e assessore bocciati».

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