Mauro Sclavi il giorno dell’interrogatorio
di Gianluca Ginella
Archiviata l’indagine per il sindaco di Tolentino Mauro Scalvi e per la responsabile del settore Urbanistica Patrizia Meo e Paolo Bini, responsabile del Patrimonio. Veniva loro contestato un tentativo di falso ideologico legato alla vendita (che non si era realizzata) di un terreno da parte del Comune. A fine ottobre il sindaco e i due dirigenti sono stati chiamati dalla procura per essere sentiti.
Il pm Enrico Barbieri, secondo da sinistra, all’arrivo in caserma
Lo hanno fatto il 14 novembre, quando alla caserma dei carabinieri di Tolentino, accompagnati dai loro legali, sono stati sentiti dal pm Enrico Barbieri che al termine degli accertamenti ha chiesto l’archiviazione. Quel 14 novembre gli indagati hanno fornito la loro versione dei fatti. La vicenda riguardava la vendita, che poi non si era realizzata, di un terreno del Comune su cui risulterebbe esserci un manufatto abusivo.
I fatti presi in esame risalgono all’aprile scorso e riguardano l’aver attestato ad un notaio la regolarità urbanistica di un terreno che il Comune intendeva vendere. L’ipotesi degli inquirenti era che non sarebbe stata comunicata al notaio la presenza del manufatto. In base alle indagini il notaio sarebbe stato indotto in errore sui presupposti di legittimità per la stipula dell’atto di compravendita.
Il pm svolte le indagini ha chiesto l’archiviazione. Richiesta che è stata accolta dal gip. Ad assistere il sindaco gli avvocati Marco Melappioni e Claudio Carbonari, Meo era assistita dall’avvocato Paolo Rossi mentre Bini è tutelata dal legale Luciano Bora.
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