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Terme di Santa Lucia, si cambia:
tra restyling e maggiori servizi.
«Polo attrattivo sanitario e turistico»

TOLENTINO - Il presidente dell'Assm Nando Ottavi presenta il progetto già in atto. «Vogliamo generare maggiori ricavi. Stiamo riorganizzando la struttura termale e medicale per far sì che nel 2027, quando tutti i lavori saranno terminati, tornino a splendere e non ci veda costretti a fare tagli». Due nuovi direttori sanitari: Ovidio Ciarpella e Laura Pecilli. Il sindaco Mauro Sclavi ha annunciato che l’Università Politecnica ha accreditato la struttura per la specializzazione in Medicina dello sport, l’unico nelle Marche. Per la nuova organizzazione l’azienda si è avvalsa delle competenze dell’ex direttore di Area Vasta 3, Alessandro Maccioni

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Il rendering del futuro ex imbottigliamento

di Francesca Marsili

«Il processo di riorganizzazione delle Terme di Santa Lucia è iniziato. Negli ultimi mesi prodotto un piano industriale per capire quale poteva essere la strada da percorrere affinché queste potessero continuare ad offrire quel servizio specialistico importantissimo. E quella strada è l’ampliamento dei servizi per generare più ricavi e un maggiore offerta al cittadino». Così il presidente di Assm Nando Ottavi illustra il cambiamento delle Terme di Santa Lucia di Tolentino. Maggiori ricavi, perché maggiori saranno i costi, circa 300mila l’anno, che si genereranno dopo la ristrutturazione degli immobili del complesso sanitario delle Terme già iniziato con la demolizione e ricostruzione dell’ex impianto d’imbottigliamento e che termineranno con il restyling del corpo centrale, entro la fine del 2026.

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Il rendering del futuro ex imbottigliamento

Nel biennio trascorso dall’inizio dell’amministrazione Sclavi e della contestuale nuova governance Assm, tante sono state le risorse impegnate e gli sforzi sostenuti per portare avanti la ristrutturazione degli immobili del complesso sanitario progettata dalla precedente amministrazione.

«Quello che ci troviamo a fare oggi – ha aggiunto Ottavi – è la conclusione di un percorso in un momento difficile. Dobbiamo terminare l’impegno che viene da lontano, che ci siamo presi e che avrà dei costi di gestione più alti. Proprio per questo stiamo cercando di riorganizzare la struttura termale e medicale per far sì che le Terme, nel 2027, quando tutti i lavori saranno terminati, tornino a splendere e non ci veda costretti a fare tagli.

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Da sinistra: Ovidio Ciarpella, Laura Pecilli, Mauro Sclavi, Nando Ottavi e Sandro Meschini

Con le risorse di oggi, il core business aziendale e le strategie di lungo termine, sono state poste le basi per rendere la città di Tolentino un polo attrattivo per il termalismo sanitario ed il turismo».

Si parte da una novità. Dopo il pensionamento di Danilo Compagnucci, direttore sanitario delle Terme fino allo scorso ottobre per 36 anni, si è scelto di inserire nella struttura due nuovi direttori sanitari con competenze diverse, per ottimizzare una proposta ricca e ponderata in tutti i suoi aspetti. Si tratta di Ovidio Ciarpella, specialista in Otorinolaringoiatria, per la Direzione sanitaria del comparto termale e riabilitativo, e Laura Pecilli per la Medicina dello Sport.

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«Oltre a questo sono appena partite le collaborazioni con sei stimati professionisti che vanno a completare l’offerta dei poliambulatori già presente» – ha annunciato il direttore generale Sandro Meschini. E sono: Vincenzo Carletti, per la diabetologia, dietologia e medicina generale, Remo Di Matteo, specialista ortopedico, Matteo Gioacchini, chirurgo estetico, nonché su un pull di specialisti per l’infanzia, con Maurizio Pincherle, neuropsichiatra infantile, Enrico Gasparrini, pediatra, e Ludovica Properzi, logopedista.

«Ci sono state delle iniziative precedenti – ha evidenziato il sindaco Mauro Sclavi riferendosi al progetto delle Terme ideato dal suo predecessore Pezzanesi -, le abbiamo fatte nostre, ma modificate perché secondo noi non erano sostenibili. Con la governance Assm c’è stata una sinergia di intenti, ci siamo messi a tavolino e la prima domanda è stata se questo progetto fosse sostenibile. Abbiamo variato il progetto nell’opera che collega l’ex imbottigliamento alla parte centrale perché troppo impattante dal punto di vista ambientale e non sostenibile dal punto di vista della manutenzione.

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Un impianto di risalita a fune di quella lunghezza – ha precisato – sarebbe stato troppo costoso e tutto in capo a Assm. Cosi abbiamo optato per un camminamento, perché la salute si manifesta con il movimento, è la disabilità che bisogna accompagnare in maniera diversa».

Il primo cittadino ha ribadito di aver voluto un concetto diverso di terme. « Primo: doveva essere più vicino ad un compartimento sanitario. Secondo: che i nostri specialisti dovevano avere una capacità olistica, dove il cittadino che necessita di un pediatra trova anche il logopedista, dove trova la risposta a tutti i suoi problemi. Il nostro guardare al futuro è stato dare un’organizzazione strutturata dove c’è un direttore sanitario che si occupa specificamente della Medica sportiva e uno delle terme e della parte otorinolaringoiatrica».

Il sindaco ha poi annunciato che il Politecnico delle Marche ha accreditato Le Terme di Santa Lucia per la specializzazione in Medicina dello Sport, l’unico nelle Marche. «Questo sta a significare che siamo credibili, funzioniamo – ha concluso -.  Se siamo fermi nelle nostra volontà, tra un paio di anni avremo uno dei pochi gioielli dal punto di vista sanitario, estetico e turistico che ci invidieranno».

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Alessandro Maccioni

Per questa nuova soluzione organizzativa dal punto di vista sanitario l’Assm si è avvalso della competenza dell’ex direttore di Area Vasta 3, Alessandro Maccioni, che ha sottolineato: «Questa è una struttura che collabora con la sanità pubblica, la sintesi perfetta tra quella pubblica e privata. Abbiamo cercato di mettere a disposizione dei cittadini di Tolentino e del territorio servizi e professionisti di qualità dove non siamo obbligati a speculare e fare profitto. Noi gli mettiamo a disposizione le nostre strutture, e loro devono offrire dei servizi d’eccellenza».

L’intento della municipalizzata, è quello di trasmettere alla cittadinanza una chiara comprensione dello scopo, dei progressi della ristrutturazione del complesso e delle opportunità. Iniziando dall’ex imbottigliamento: «Sono stati compiuti importanti passi avanti sui lavori, ripartiti da diversi mesi – ha aggiunto Ottavi -. Recentemente è stato avviato un altro importante intervento ad opera dell’amministrazione comunale nella parte più antica delle Terme, quella che sino ad oggi ha rappresentato li biglietto da visita non solo dell’azienda ma di tutta Tolentino, dove, grazie ai fondi del Pnrr saranno realizzate nuove aree ipogee per il wellness ed adeguati gli spazi esistenti per la rifunzionalizzazione, l’efficientamento energetico e la mitigazione delle vulnerabilità sismiche di un edificio datato anni trenta».

Ad entrare nel dettaglio di questi lavori è stato il direttore generale Meschini: «Per l’avvio dei lavori al corpo centrale delle terme abbiamo dovuto chiudere la stagione termale in maniera anticipata. Il 16 novembre abbiamo interrotto l’attività verso il pubblico. La settimana successiva abbiamo vuotato i locali per consentire l’avvio dei lavori. Ora avremmo di fronte una fase in cui, fino al prossimo maggio, dovremo ridistribuire alcune attività come balneoterapia, otorino e insufflazione, in locali non soggetti a lavori per garantire l’apertura della prossima stagione. A questi lavori, che si uniscono a quelli dell’ex imbottigliamento – ha concluso Meschini – ci sarà il lavoro per il camminamento che unisce l’ex imbottigliamento alla struttura storica sovrastante». Tutti gli altri servizi sanitari che compongono l’offerta del marchio Terme di Santa Lucia (Medicina dello sport, riabilitazione e rieducazione funzionale, Adi riabilitativa ed ambulatori specialistici) sono funzionanti.



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