«Prima ingolfa gli uffici di progetti,
ora passa la palla alla Regione:
Tartabini alza bandiera bianca»

POTENZA PICENA - Il consigliere di opposizione Tommaso Gaballo duro sulla scelta dell'amministrazione di passare il ruolo di attuatore di quattro progetti di riqualificazione all'Ufficio ricostruzione: «L’ennesima prova dell’errata programmazione»

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Tommaso Gaballo

«L’ennesima prova dell’errata impostazione di cui l’amministrazione Tartabini si è resa colpevole in tema di opere pubbliche e partecipazione ai bandi», così Tommaso Gaballo, consigliere comunale di opposizione (in quota Pd) a Potenza Picena, che punta il dito sulla variazione di bilancio approvata in consiglio comunale. In base a questa l’amministrazione passa all’Ufficio speciale per la ricostruzione l’attuazione di quattro interventi già finanziati dalla ricostruzione sisma 2016 che non hanno ancora visto il via: l’Ex avviamento professionale, il Palazzetto del Podestà, l’auditorium Scarfiotti e l’asilo nido del capoluogo.

«Una vera e propria bandiera bianca quella sventolata dalla maggioranza, che dopo aver ingolfato gli uffici e il bilancio con i nove progetti del bando Rigenerazione urbana, si vede costretta a chiedere l’aiuto dell’Usr per avviare opere già programmate da tempo – prosegue Gaballo – la minoranza ha da sempre denunciato gli errori commessi dall’amministrazione in tema di programmazione delle opere. Su tutti il fatto di aver candidato ad un unico bando di Rigenerazione Urbana ben nove progetti per soli 5 milioni di euro di contributo».

Questa scelta, secondo l’esponente del gruppo Idea Futura, ha costretto il Comune a cofinanziare con ingenti somme proprie tutti gli interventi per i quali il contributo concesso non basta. «E’ sufficiente osservare la variante per piazza Matteotti votata il 30 settembre, che ha fatto salire il cofinanziamento per l’opera a carico del Comune dai 15mila inizialmente previsti a 265mila euro prima ancora che i lavori abbiano inizio – contesta il consigliere di opposizione – e altre varianti seguiranno molto probabilmente, indebitando ulteriormente il Comune e rendendo impossibile finanziare ulteriori opere di cui la comunità avrebbe bisogno, oltre che impedire di partecipare ad altri bandi. Peraltro sia nel consiglio comunale di venerdì che nella commissione consiliare congiunta per il progetto della scuola media, il sindaco ha candidamente ammesso le difficoltà indotte dai cofinanziamenti imposti per questi nove progetti. Finalmente l’amministrazione è stata costretta a tirare giù la maschera ed ha certificato negli atti i propri errori passati, dando la prova di ciò che il gruppo di minoranza Idea Futura ha sempre sostenuto».



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