
Salvatore Perricciolo
di Gianluca Ginella
Accusato di aver appeso per i piedi un ingegnere all’interno di una concessionaria, condannato a 3 anni, per sequestro di persona, il 44enne Salvatore Roberto Perricciolo, residente a Montegranaro e attualmente in carcere in provincia di Cuneo, per una sentenza passata in giudicato per il processo “Nuovi orizzonti” legato alle estorsioni ai locali notturni.

Il pm Enrico Barbieri
Oggi la sentenza al tribunale di Macerata. Perricciolo oggi in udienza ha reso spontanee dichiarazioni negando di aver sequestrato l’ingegnere e sostenendo di essere stato truffato su due affari legati al fotovoltaico.

L’avvocato Massimiliano Cofanelli
L’accusa, sostenuta dal pm Enrico Barbieri, che oggi ha chiesto la condanna a 5 anni per Perricciolo, gli contesta un episodio che sarebbe avvenuto il 24 gennaio del 2015 quando all’interno della autoconcessionaria Delsa di Porto Recanati lo avrebbe colpito con uno schiaffo e poi lo avrebbe appeso per i piedi con una corda per poi colpirlo con una spranga o mazza causandogli lesioni personali consistite in varie ecchimosi in diverse parti del corpo.

L’avvocato Caterina Ficiarà
Perricciolo è difeso dagli avvocati Massimiliano Cofanelli e Caterina Ficiarà. I legali hanno pure loro contestato che non vi sia stato nessun sequestro.
Il giudice Francesca Preziosi ha condannato Perricciolo a 3 anni per il sequestro di persona e non doversi procedere per il reato di lesioni personali perché prescritto. Inoltre ha disposto un risarcimento di 15mila euro per l’ingegnere, parte civile al processo.
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