Andrea Marchiori, assessore ai lavori pubblici
di Marco Pagliariccio
Il Comune acquisisce un lotto dal fallimento Mave, lo dona all’Erap per la realizzazione di un complesso di edilizia popolare a Villa Potenza e questa in cambio rinuncia al terreno su cui sorge (e continuerà a sorgere) il bosco urbano di Collevario. È l’effetto domino cui oggi pomeriggio il consiglio comunale ha dato il suo via libera all’unanimità.
La questione è annosa e si origina dal fallimento della ditta Mave, proprietaria di un’ampia lottizzazione in via Palatucci, risalente a ormai un decennio. A ricostruirla è stato l’assessore ai lavori pubblici Andrea Marchiori. «Bisogna risalire fino al 2011, ma quello che interessa ora è l’accordo che abbiamo trovato per superare lo stallo – ha spiegato Marchiori – accordo che prevede che uno dei lotti venga ceduto dalla curatela fallimentare al Comune come compensazione per le opere di urbanizzazione mai ultimate e con esso il Comune introiterà anche le opere eseguite e collaudate ma non cedute all’ente. Il terreno adiacente a questo lotto è di proprietà di Erap, che ha manifestato da tempo l’intenzione di costruirci una palazzina di case popolari. Il Comune, quindi, una volta acquisito il lotto ex Mave, lo cederà all’Erap che quindi realizzerà due edifici “gemelli”, aumentando così la dotazione di alloggi popolari disponibili».
Il bosco urbano di Collevario
Non sarà però un “regalo” quello dell’amministrazione comunale. «L’Erap è proprietario di un lotto edificabile all’interno del bosco urbano di Collevario da oltre 15 anni – ha proseguito Marchiori – non hanno mai dato seguito alla possibilità di edificare, ma ora avrebbero disponibilità finanziarie per farlo. Chiaramente parliamo di una zona che ha vocazione a verde pubblico, con oneri di costruzione di non poco conto, in una zona non servita e con un terreno non così semplice sul quale intervenire, a differenza di Villa Potenza. Inoltre parliamo di un’area che è al di fuori del contesto urbanizzato, per cui anche il Comune finirebbe per dover realizzare delle opere di allaccio, con spese stimate dagli uffici intorno ai 400mila euro. Il tutto senza considera che andremmo a privarci di un’importante polmone verde. Per cui abbiamo deciso di fare un semplice scambio: noi ci prenderemo il possesso del terreno di Collevario, con l’impegno a non toccare nulla e quindi a mantenere il bosco urbano, cedendo in cambio il lotto ex Mave di Villa Potenza». Approvato anche l’emendamento della maggioranza che mette nero su bianco proprio l’impegno a non intervenire sulla destinazione del terreno su cui sorge il polmone verde.
Il crollo della scalinata tra via Ettore Ricci e viale Carradori
Tra gli altri punti all’ordine del giorno, approvato all’unanimità il debito fuori bilancio legato all’intervento in somma urgenza alla scalinata tra via Ettore Ricci e viale Carradori crollata un mese fa (poco più di 20mila euro), ma anche la bocciatura della mozione presentata dal Pd sulla crisi del mattatoio CeMaCo/CoZoMa.
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