La presentazione di Orizzonti Liberali
di Mauro Giustozzi
Diventare un punto di riferimento per chi cerca una politica seria, inclusiva e pragmatica, lontana dal bipolarismo che domina il panorama italiano, mettendo al centro il dialogo e soluzioni concrete per i cittadini. Sono gli obiettivi di Orizzonti Liberali un’associazione nata su iniziativa dell’onorevole Luigi Marattin, ex Italia Viva, che sta muovendo i primi passi anche a Macerata con l’obiettivo, tempo un anno, di consolidarsi in un partito politico che vuole presentarsi agli italiani nelle competizioni elettorali nazionali e locali. Quindi su tutte quella nel capoluogo che arriverà entro fine prossimo o nella primavera del 2026, visto il possibile rinvio. Il primo nucleo che ha aderito all’associazione Orizzonti Liberali è composto da Riccardo Cogliandro, Giuliano Forte, Rosso Ceccarelli, Enrico Marcolini e Samuele Menchi.
Persone che magari prima neppure si conoscevano e che si sono ritrovate con lo scopo di aggregare un’area liberale e riformatrice in vista delle prossime comunali. «Orizzonti Liberali vuol diventare un ponte verso un partito liberal democratico di cui si sente una grande esigenza visto che la destra centro e la sinistra centro che hanno governato a livello nazionale e locale in questi anni hanno fallito – esordisce Riccardo Cogliandro – Il nostro scopo politico è di costituire entro un anno un partito che, facendo tesoro dell’esperienza naufragata del Terzo polo, che pure inizialmente aveva aggregato più dell’8% di elettorato, possa andare a raccogliere quell’elettorato moderato che non vota oppure che si rifugia nell’astensionismo, che non si vede rappresentato dall’attuale panorama politico dove primeggiano le estreme ed un populismo che a nostro avviso danneggia enormemente l’Italia. In questo anno vogliamo strutturare il partito a livello nazionale e territoriale tramite organi eletti attraverso congressi contendibili per arrivare a delle primarie per individuare il leader che guiderà Orizzonti Liberali. E vogliamo anche essere la novità alle prossime elezioni comunali».
Il prossimo appuntamento cruciale per il progetto si terrà il 23 e 24 novembre a Milano, durante il quale verrà ufficialmente avviato il ‘cantiere liberale’ con la partecipazione, oltre ad Orizzonti Liberali, di altre realtà politiche, tra cui Nos, Libdem di Andrea Marcucci, Piercamillo Falasca e altre associazioni, tutte unite dall’obiettivo di costruire un unico partito liberal-democratico. Enrico Marcolini dalla politica viene, avendo ricoperto incarichi comunali nei primi anni Novanta, anche se poi ha deciso di allontanarsene in maniera netta. Ora, solleticato da questo nuovo soggetto destinato a diventare politico è pronto a mettere al servizio la sua esperienza.
«L’ascensore sociale in questo Paese non c’è più, i giovani scappano all’estero perché non hanno opportunità – afferma Marcolini – serve un partito riformista che lotti per dare pari opportunità di partenza, non di arrivo, ai nostri giovani che sono una ricchezza che non può essere lasciata andare all’estero. Poi su Macerata bisogna fare attenzione che non diventi la Camerino degli anni Duemila: la città ducale in passato è stata estremamente centrale, importante per la storia, le prospettive, l’economia. Ora lo è molto di meno e non solo per il terremoto che l’ha colpita. Questo è il pericolo. Qualcuno ricorderà come il progetto e lo slogan di Macerata nel passato era stato la ‘città dei centomila’: oggi non c’è nessuna prospettiva o progetto che sia di destra o di sinistra per la città. Non si possono fare solo marciapiedi e asfalti, bisogna dare una nuova fisionomia alla città e Macerata da sola non lo può fare. Deve coinvolgere il territorio. Bisogna disegnare un nuovo futuro per il capoluogo e possiamo farlo assieme a quell’elettorato che esiste in città, ed è insoddisfatto. Temi come il commercio, la sanità, i servizi sociali devono assumere aspetti comprensoriali non solo cittadini. Anche perché l’età media della popolazione cresce sempre di più. Non basta da solo il volontariato. Poi non ci si può sorprendere se ci troviamo con persone sole, isolate, che muoiono nelle proprie case senza che nessuno se ne accorga. E’ una stortura che bisogna correggere. Destra e sinistra sono conservatori hanno paura del futuro: quest’area liberal democratica vuole guardare al cambiamento».
Dal canto suo Giuliano Forte ha sottolineato come «le due coalizioni sono trainate dagli estremi e hanno visioni inadatte ad affrontare le sfide attuali. Inoltre, non rappresentano tutta la società italiana, che sempre più spesso rifiuta persino di votare. E Orizzonti Liberali ha proprio l’obiettivo di recuperare questo assenteismo offrendo un’alternativa ad bipolarismo malato per l’Italia» mentre Rosso Ceccarelli ha ribadito come «il populismo abbia fatto male all’Italia, con uno sperpero di denaro pubblico, una visione sull’immediato e non sul lungo periodo, i troppi bonus e superbonus che hanno soltanto aumentato vertiginosamente la spesa pubblica. Serve una forza liberal democratica che crei uno spazio politico autenticamente riformatore».
A mia memoria ,e da lungo tempo, non mi sono mai ricordato la ...nascita di un partito che nasca con un programma che dichiari di non risolvere i problemi dei cittadini ,ma non hanno mai dichiarato :tempi ,programmi ,costi . In parole più semplice come pensate di convincere la maggioranza dei cittadini che non votano più a credervi. Impresa disperata e chiacchiere garantite. Partendo da un fuoriuscito di ITALIA in COMA .
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Prima il programma, poi il partito.
Non possono essere l’alternativa se ci sono ex Italia viva.
Un’altro carrozzone?
Ma che dite ??? Macerata e’ la città del futuro al passo dei tempi.
Mah….pare che Calenda non abbia insegnato niente!