La lista del centrosinistra
di Luca Patrassi (foto Fabio Falcioni)
“Una provincia per tutti” è lo slogan scelto dal fronte, civico e non, legato al centrosinistra per le prossime elezioni per il rinnovo del Consiglio provinciale di Macerata, oggi i candidati consiglieri hanno presentato anche i contenuti di riferimento. Appuntamento negli spazi della Loggia dei mercanti a Macerata, gestiti dal bar Mercurio, e microfono appunto agli otto candidati che sono il sindaco di Monte San Giusto Andrea Gentili, la consigliera comunale di Matelica Corinna Rotili, il consigliere comunale di Potenza Picena Richard Dernowsky, la consigliera comunale di Cingoli Claudia Spadoni, il consigliere comunale di Macerata Narciso Ricotta, l’assessora comunale di Porto Recanati Stefania Stimilli, il consigliere comunale di Corridonia Sandro Scipioni e la consigliera comunale di Gagliole Erika Vitanzi. In platea, tra gli altri, la deputata Dem Irene Manzi e i sindaci di Porto Recanati e di Pollenza, rispettivamente Andrea Michelini e Mauro Romoli.
Apertura a cura di Narciso Ricotta, capogruppo del Pd in Consiglio provinciale: «La nostra è una lista di impostazione civica, mette insieme il sostegno di diversi amministratori uniti da una non condivisione delle scelte fatte dall’amministrazione provinciale uscente di centrodestra targata Parcaroli. C’è una nutrita rappresentanza di amministratori locali che vorrebbero una diversa gestione di temi strategici quali i rifiuti (con il Cosmari e la discarica), il ciclo integrato idrico, la viabilità e penso alla Val Potenza, le scuole con i casi eclatanti di Recanati e di Tolentino».
Si prosegue con Stefania Stimilli: «Abbiamo vinto le elezioni del 2020 con una lista civica, siamo l’esempio virtuoso di come una civica, con una componente di sinistra, possa essere una realtà concreta del nostro territorio. Vorremmo dunque portare il nostro contributo ed anche le problematiche relative alla costa, alla viabilità, al nostro territorio». Osserva Andrea Gentili, sindaco al terzo mandato: «I temi sono i soliti, dalla viabilità sulla ValPotenza e sulla Valdichienti che è una strada che va riconsiderata alla luce del traffico molto più intenso. Un altro problema è quello legato alla sanità, bene il nuovo ospedale e la medicina territoriale ma dobbiamo parlare sempre più del sistema sociosanitario e dei servizi psichiatrici che oggi non danno risposte ai ragazzi e alle famiglie. Non è un problema degli operatori, il servizio non funziona, è una critica alla politica che deve cambiare passo».
Sandro Scipioni è anche il coordinatore provinciale del Psi: «La nostra presenza in questa lista è rivolta a una semplificazione di un quadro politico molto frastagliato. Vogliamo il contributo di tutti facendo attenzione alle piccole realtà municipali. In questa Provincia abbiamo visto la carenza di progettualità, parliamo anche di infrastrutture». Claudia Spadoni: «E’ la mia prima esperienza politica, dobbiamo ripartire dall’abc. La A di ascolto perché abbiamo smesso di ascoltare le persone e di accessibilità, la B di bellezza, la bellezza del nostro territorio e del confronto con le persone e la C di coraggio, dobbiamo metterci in gioco». Da cingolana Spadoni all’abc aggiunge la d di discarica: «Vedremo cosa succederà, vorrei che se ne parlasse con i cittadini che devono poter partecipare alle scelte dell’amministrazione».
Richard Dernowsky: «Sono referente di Europa Verde. Il mio campo di competenza è l’ambiente, mi sono occupato spesso di accessibilità con le associazioni dei disabili. Non ci può essere un vero benessere senza la giustizia sociale e in questo momento ci stiamo dimenticando dei disabili, dei poveri». Erika Vitanzi: «Abbiamo vinto le elezioni lo scorso anno, mi fa piacere far parte di questa squadra. Il tema dei rifiuti è prioritario anche per i costi, ogni anno sempre più alti, che sopportano anche i piccoli paesi. Vogliamo dare il nostro contributo per migliorare questa nostra provincia». Corinna Rotili: «E’ importante che sia qui per rappresentare l’entroterra maceratese e per affrontare tempi importanti come quello della discarica. Alcuni siti sono stati individuati a Matelica che è la capofila della doc del Verdicchio, sarebbe un grave danno a un territorio già colpito negli anni passati della crisi industriale della Merloni».
Ricotta aggiunge un duro attacco al Cosmari sul fronte del biodigestore, all’ Ambito di gestione del servizio idrico, alla Provincia anche per l’ammodernamento della ValPotenza. Se da un lato si manifesta l’esigenza di indicare una discarica, per evitare il trasporto fuori provincia con relativi costi altissimi, d’altro canto si evidenzia come i consiglieri cercano di tenere il sito al di fuori del proprio territorio comunale. Spiega Ricotta: «Il tema non è non voglio la discarica “nel mio giardino”, non serve realizzare cinque discariche, cinque biodigestori in questa Regione, serve ottimizzare il servizio creando due Ambiti ottimali, Marche Nord e Marche Sud. La discarica di Fermo c’è, è sovradimensionata rispetto a quello che potrebbe smaltire e dunque potrebbe accogliere anche i nostri rifiuti andando a vantaggio della sostenibilità economica di quella discarica. Manca la pianificazione del servizio su scala regionale».
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Narciso Ricotta