Videomapping censurato, la Diocesi:
«Rappresentazione differente
da quella che ci avevano mostrato»

MACERATA - L'intervento dopo lo stop all'opera di Luca Agnani durante il festival Artemigrante: «Non è stato rispettato quanto precedentemente concordato»

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Il videomapping realizzato da Luca Agnani

 

Sul caso del videomapping censurato interviene la Diocesi di Macerata. Ieri sera l’artista Luca Agnani avrebbe dovuto proiettare il suo lavoro sul tema dell’evoluzione dell’uomo e dell’architettura sulla facciata della cattedrale di San Giovanni. Ma all’improvviso è arrivato lo stop, per molti inatteso e inaspettato e che sa di censura.

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Il videomapping andato in scena venerdì sera sulla facciata della cattedrale di San Giovanni

Dopo il servizio di oggi di Cronache Maceratesi (leggi l’articolo) la Diocesi spiega il suo punto di vista senza però entrare nel dettaglio delle motivazioni che hanno portato a vietare la seconda proiezione del videomapping dopo quella di venerdì sera. 

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Piazza della libertà piena per Artemigrante

«La realizzazione della performance di videomapping durante il festival Artemigrante che ha interessato la facciata della Cattedrale dei Santi Giovanni Battista ed Evangelista è stata accolta con interesse e attenzione da parte della Diocesi di Macerata – si legge in una nota –  Come avvenuto in analoghe circostanze per richieste riguardanti la tutela del patrimonio artistico religioso, la Curia Vescovile ha richiesto un confronto preliminare per apprezzare l’opera e prendere atto del suo contenuto.

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Il vescovo Nazzareno Marconi

Va sottolineato, infatti, come la stessa Curia Vescovile abbia la responsabilità della custodia spirituale e del decoro della Cattedrale dei Santi Giovanni Battista ed Evangelista. In quella sede, l’opera è stata apprezzata per la qualità espressa e l’efficacia delle tecniche usate. Gli uffici della Curia hanno tuttavia successivamente appreso e verificato con rammarico come la rappresentazione ufficiale sia stata differente nella sua composizione da quanto anticipatamente mostrato. La Diocesi di Macerata non ha perciò potuto far altro che constatare con dispiacere e prendere atto del mancato rispetto di quanto concordato».

 

 

Artemigrante, altolà al videomapping sulla cattedrale di San Giovanni «Qualcuno ha deciso di censurarlo»

 



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