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Epatite C, ecco lo screening gratuito:
«Prevenire è l’arma migliore»

SALUTE - Potranno partecipare tutti i nati tra il 1969 e il 1989 della provincia negli ospedali di Camerino, San Severino, Macerata e Civitanova. La responsabile degli screening dell’Ast Lucia Marinelli: «Malattia pericolosa, che nella metà dei casi si cronicizza e può creare danni seri al fegato»

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ScreeningSuperioriFermoForum26-scaled-325x217Al via da domani nell’Ast di Macerata lo screening per individuare le infezioni causate dal virus dell’epatite C (Hcv). «L’epatite da virus Hcv è un’infezione pericolosa, può svilupparsi come una malattia a breve termine che guarisce spontaneamente con l’eliminazione del virus – spiega la responsabile degli screening dell’Ast Lucia Marinelli – tuttavia, in più della metà delle persone che vengono infettate, essa evolve in un’infezione cronica che, restando asintomatica per anni, può causare seri danni al fegato fino a portare alla cirrosi epatica e al carcinoma epatico. Partecipare allo screening è il modo migliore per individuarla».

Lo screening gratuito per l’epatite C, promosso dal Ministero della Salute per tutti i soggetti nati tra il 1969 e il 1989, ha la finalità di interrompere la circolazione del virus impedendo nuove infezioni. Si stima che nel nostro Paese l’1% della popolazione sia affetta dall’infezione dell’Hcv e che nelle Marche ci siano circa 15mila persone affette da epatite C, molte di queste inconsapevoli dell’infezione o mai indirizzate presso un centro di cura. Fino al 2015 in Italia questa malattia rappresentava una frequente causa di morte. Il virus dell’epatite C si contrae entrando in contatto con il sangue o liquidi biologici di una persona infetta e per diagnosticarla basta un prelievo di sangue con la ricerca sierologica degli anticorpi rivolti contro il virus. Oggi sono disponibili nuove cure con farmaci che, somministrati per via orale per 8-12 settimane, portano alla guarigione in oltre il 95% dei casi.

«Abbiamo già inviato alle donne e agli uomini residenti nell’Ast Macerata e nati tra il 1969 e il 1989 una lettera d’invito con la quale potranno recarsi, a partire da domani ai presidi ospedalieri di Camerino, San Severino, Macerata e Civitanova per effettuare un prelievo di sangue, tutti i martedì e i giovedì pomeriggio dalle 14.30 alle 16.30 – dice Marinelli – chi non avesse ricevuto la lettera e volesse partecipare spontaneamente, purchè sia nato tra il 1969 e il 1989 e sia residente nel territorio dell’Ast Macerata, può chiamare al numero verde dello screening: 800 178008 e ricevere l’invito. Il personale del laboratorio analisi effettuerà la ricerca di anticorpi anti Hcv nel campione di sangue prelevato. In caso di esito negativo verrà inviata all’indirizzo dell’utente una lettera con la relativa risposta, mentre qualora l’esito fosse positivo e gli anticorpi anti Hcv siano identificati, verrà eseguito il test di conferma con la ricerca di Hcv Rna dal laboratorio analisi sullo stesso campione ematico. Qualora questo ulteriore test risulti negativo, non verranno effettuati ulteriori accertamenti. Se invece risulta positivo, il personale degli screening oncologici dell’Ast fisserà un colloquio con i medici specialisti dell’ambulatorio di epatopatologia della nostra azienda sanitaria per fornire le informazioni del trattamento, le misure di prevenzione e la prescrizione dei farmaci antivirali ad azione diretta (Daa) per la terapia dell’epatite C cronica. Anche questo screening è completamente gratuito, non serve la prenotazione, né l’impegnativa. Un’ulteriore e importante precisazione da fare è che non tutti possono partecipare allo screening, perchè esso non va eseguito se si è affetti da epatite cronica attiva (esenzione 016), da cirrosi epatica, cirrosi biliare (esenzione 08) e si è già in trattamento con farmaci indicati per la terapia dell’epatite C».

«Lo screening è prevenzione. Rappresenta l’unica arma efficace per garantire la salute di ognuno di noi – dichiara il direttore generale dell’Ast di Macerata Marco Ricci – l’epatite C spesso non presenta alcun sintomo e prevenire l’insorgere della malattia vuol dire avviare i pazienti al trattamento, evitando le complicanze della malattia cronica e interrompendo così la circolazione virale».

«La prevenzione è uno strumento di fondamentale e straordinaria importanza per la piena realizzazione del diritto alla salute, garantito dalla nostra costituzione – dichiara l’assessore regionale alla sanità Filippo Saltamartini – per questo la nostra giunta, fin dal suo insediamento, si è impegnata con lungimiranza su questo tema, incrementando le campagne di screening rivolte alla popolazione. Un’opportunità molto importante per la diagnosi precoce e il successivo avvio tempestivo dei trattamenti terapeutici. La Regione sta investendo risorse ingenti nell’ammodernamento delle dotazioni tecnologiche, consapevole dell’importanza di avere a disposizione strumentazioni all’avanguardia per la diagnosi. La prevenzione, infine, si rivela un fattore fondamentale anche in termini di ottimizzazione della spesa sanitaria».



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