Parte del materiale rinvenuto dai finanzieri
Trentasei chili di droga nascosti nel garage della nonna, arrestato un 27enne di Macerata. Operazione della Guardia di finanza che è nata da un controllo che ha portato a scoprire una cessione di 100 grammi di hashish. Da lì la perquisizione a casa del 27enne, Stefano Morganti. I finanzieri hanno rinvenuto un vero e proprio bazar della droga fra cocaina, hashish, marijuana ed ecstasy che il giovane teneva nel garage della nonna. Il valore dello stupefacente si aggirerebbe sul mezzo milione di euro. Denunciato anche un 31enne che aveva acquisto i 100 grammi di hashish.
Operazione dei finanzieri di Macerata ieri nel corso di un controllo ad un’auto. I militari sono stati insospettiti dai giri per le vie di Macerata di una Fiat Idea condotta dal 27enne e di una Fiat Tipo con a bordo un 31enne di Macerata.
Nel corso del controllo e dell’identificazione del conducente della Fiat Tipo, i militari hanno rinvenuto all’interno dell’abitacolo un involucro contenente circa 100 grammi di hashish. Interrogato su quel possesso, il 31enne ha candidamente dichiarato che lo stupefacente l’aveva poco prima acquistato dal ragazzo alla guida della Fiat Idea.
Le attività investigative sono quindi immediatamente proseguite con la perquisizione a casa del 27enne, dove i militari hanno ritrovato e posto sotto sequestro poco più di 35 grammi di stupefacente tra cocaina, marijuana e hashish.
Alcuni elementi emersi nel corso dell’attività operativa non hanno del tutto convinto gli investigatori. E infatti, il ragazzo, messo alle strette, ha detto di possedere altro stupefacente stoccato in un garage di proprietà della nonna, ma nella sua disponibilità, sempre a Macerata.
L’avvocato Domenico Biasco
Qui i militari hanno trovato un vero proprio bazar della droga, in parte occultata all’interno di un congelatore a pozzetto: 29,9 chili di hashish, 5,7 chili di marijuana, quasi mezzo chilo di cocaina, 300 grammi di ecstasy e 340 sigarette elettroniche, di fabbricazione Usa, contenenti olio di cannabis, con un’altissima concentrazione di principio attivo pari all’85%.
Tutto lo stupefacente rinvenuto, per un valore stimato intorno al mezzo milione di euro, è stato sequestrato. Il 27enne è stato arrestato e si trova ai domiciliari. Domani la convalida al tribunale di Macerata. Morganti è difeso dall’avvocato Domenico Biasco.
Sono in corso accertamenti finalizzati ad accertare ulteriori profili di responsabilità e a ricostruire il giro di spaccio.
Il materiale sequestrato
Na volta esisteva Lu spaccittu, che erano sti garage sotto casa dove ci trovavi di tutto,lui ha solo voluto mantenere un lavoro che sta scomparendo nel tempo
Ma mandateli ai lavori forzati a tutti questi della droga, pene più pesanti cara Giustizia
i ravioli della nonna sono sempre stati buonissimi
Complimenti
Le nonne non si toccano!
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Macerata sempre più viva e spaziale e chi non lo pensa si faccia una scorpacciata di Maalox e niente trippa per gatti…
Per la prima volta un acquirente viene denunciato invece di (oppure oltre a) essere segnalato alla Prefettura. A certi ‘mercanti’ dovrebbero essere contestate anche l’evasione dell’IVA e la violazione delle norme igieniche (deposito in un garage).
…nei frigoriferi delle nonne ci sono sempre tante cose buone per i bravi nipotini, ma qui forse la nonna non si è…’regolata’!!! gv
Complimenti, ottima operazione!
Invito tutti coloro che minimizzano la portata devastante della cannabis, soprattutto per gli adolescenti, a notare il dato della concentrazione di THC della cannabis sequestrata, pari all’85%. Una vera e propria bomba chimica, soprattutto per chi ha ancora il sistema cerebrale in fase di formazione, cioè per i più giovani.
In fondo si tratta di modica quantità, o sbaglio? Mi capita spesso di sentire persone che giustificano lo spaccio col fatto che c’è una richiesta da parte di compratori. E io rispondo di metterli separatamente su un’isola deserta e vederne i consumi.
Purtroppo, con rispetto per le FF. OO, la cosa non finirà.
nelle Filippine, uno dei venti paesi con pene più severe al mondo per chi spaccia forse avrebbero buttato la chiave o giù di li, in Italia, uno dei paesi con pene meno severe si trova ai domiciliari almeno per il momento, scrivo questo così, tanto per dire l’evoluzione delle “culture”.
Sì, ma se anche gli angeli e gli eroi pongono il senso dell’esistenza nel denaro che crea le cose belle, la lotta alla droga è una cerimonia, senza risultati concreti, utile tutt’al più a generare un’eccitante atmosfera di trasgressione, non poggia su una filosofia potente: https://milano.cityrumors.it/cronaca/milano-32mila-ricette-di-oxicontin-e-contramal-vendute-al-pusher-condannato-medico-di-base.html