Il brindisi di Mariano Calamita
di Luca Patrassi
Mariano Calamita si conferma sindaco di Appignano: 1656 i voti espressi per lui nelle quattro sezioni, 735 quelli andati all’altro candidato sindaco Luca Buldorini. Calamita, che si presentava con una civica sostenuta dal centrosinistra e da Forza Italia, ha vinto con margine in tutte e quattro le sezioni elettorali del Comune: il 69.25% dei voti è andato alla lista Calamita e il 30.75% a quella di Luca Buldorini.
Luca Buldorini e Mariano Calamita
«La cittadinanza ha premiato cinque anni di buona amministrazione che è stata sempre al servizio di tutti, abitanti ed associazioni seguendo di sostenere le istanze del territorio – dice Calamita, politicamente vicino ad Azione di Calenda – Ha pagato la concretezza dei temi esposti e la pacatezza dei modi. La sostanza e la forma hanno avuto il giusto riconoscimento. Non sono mai sceso sul piano della polemica».
La giunta? «Sto ancora guardando gli eletti, sarà una riflessione dei prossimi giorni. L’impegno è quello di continuare a fare il bene del paese confrontandoci con i cittadini cui chiediamo partecipazione».
Lo sfidante era Luca Buldorini, segretario provinciale della Lega e vice presidente della Provincia di Macerata: «Il campo larghissimo di Appignano ha vinto: con la sinistra si è schierata anche Forza Italia. Ad Appignano ci sono trecento traditori agganciati al centrosinistra. Motivi politici interni, non dinamiche di paese. Il voto dei cittadini va onorato, ero da solo contro tutti. La Lega ha tenuto».
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I rappresentanti della Lega devono ascoltare i cittadini altrimenti non rappresentano niente, soprattutto la Lega.