“Un altro calcio è ancora possibile”
Riccardo Cucchi a Macerata
per ricordare Graziano Colotti

CONVEGNO - Si svolgerà giovedì 13 giugno alle 18 nella sala polivalente dell’Anffas in via Vanvitelli

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Riccardo-Cucchi

Riccardo Cucchi

“Un altro calcio è ancora possibile” è il terzo libro di Riccardo Cucchi che sarà presentato giovedì 13 giugno nella Sala Polivalente dell’Anffas in Via Vanvitelli 34 a Macerata per la sesta edizione del convegno organizzato dal gruppo degli “Amici di Graziano” per ricordare Graziano Colotti, scomparso nove anni fa, nel maggio del 2015.

Quella di Graziano Colotti è stata una figura significativa per le diverse attività che ha svolto nel nostro territorio, come allenatore di calcio, responsabile tecnico di settori giovanili, organizzatore di incontri culturali. Ma soprattutto per coloro che l’hanno conosciuto ed hanno collaborato con lui è stato un maestro ed un amico, ed è per questo che si cerca ogni anno di organizzare un incontro invitando personaggi del mondo sportivo che abbiamo qualcosa di interessante da dire, non solo a coloro che da tempo seguono con passione il mondo del calcio, ma anche e soprattutto ai ragazzi che oggi vi si affacciano.

Negli anni scorsi sono intervenuti personaggi conosciuti, come Fabio Micarelli, Fabio Brini, Osvaldo Iaconi, Enzo Glerean, Stefano Braghin, Eraldo Pecci, Fabrizio Castori. Quest’anno il protagonista sarà il giornalista Riccardo Cucchi, voce e volto notissimi agli appassionati di calcio per trasmissioni radiofoniche e televisive “storiche” della Rai, come Tutto il calcio minuto per minuto, 90º minuto, La Domenica Sportiva. Cucchi è stato anche radiocronista della Nazionale ed ha raccontato la finale di Berlino del 2006, l’ultimo campionato del mondo vinto dall’Italia; ha partecipato come inviato a otto Olimpiadi e sei Mondiali di calcio. Insomma un uomo che conosce lo sport e che ha sempre mostrato nella sua professione competenza, misura e capacità di emozionare realmente unici, apprezzati da tutti.

L’occasione dell’incontro con Riccardo Cucchi è la presentazione del suo terzo libro, “Un altro calcio è ancora possibile”, uscito nel 2023 e proprio in questi giorni inserito nella sestina dei finalisti del Premio Bancarella Sport 2024. Un libro che parla di calcio e di sport, e delle trasformazioni che questi ultimi hanno vissuto in relazione ai mutamenti sociali avvenuti dagli ultimi decenni ai nostri giorni. Un libro che, evidenziando i lati peggiori e i lati migliori di questo sport, richiama e sottolinea valori e ideali che hanno fatto la fortuna del calcio nel passato e che devono continuare ad essere vivi e vitali nella mente e nelle gambe dei ragazzi di oggi. Un libro che, per i contenuti che propone e la passione che mette in luce, sarebbe senz’altro piaciuto a Graziano, da sempre attento all’ascolto delle voci più libere e significative del mondo dello sport e capace poi di coinvolgere, con la sua autorevolezza e la sua gentilezza, tante persone.

Graziano-Colotti

Graziano Colotti

L’incontro è fissato per le 18 e si svolgerà in via Vanvitelli 34 a Macerata, nella Sala Polivalente dell’Anffas, associazione che gli organizzatori ringraziano fin d’ora per la disponibilità dimostrata; come è sempre accaduto nei convegni precedenti, si svilupperà in maniera informale, come una chiacchierata tra amici, fatta di ricordi, aneddoti, racconti, riflessioni. Oltre agli “addetti ai lavori”, sono caldamente invitati a partecipare i giocatori dei settori giovanili, e tutti coloro che sono innamorati di questo sport e credono ancora nella sua valenza sociale e nel suo valore educativo.

Non è facile sintetizzare la personalità di Graziano, la sua statura morale, la sua lucidità intellettuale, la sua grande capacità di stabilire rapporti profondi con chi aveva di fronte; ma solo per accennare un suo ricordo riproponiamo qui le parole che scrisse per lui l’amico Gianni Mura nel 2016: «Quelli come Graziano Colotti bisognerebbe ringraziarli da vivi, e dirgli che sono il sale della terra. Perché hanno il piacere del lavoro, perché insegnano ad altezza d’uomo, non da una cattedra. Insegnano calcio, ma chi ha detto che solo di calcio si tratta? Uno che non capisce nulla di calcio, né di sport, né di vita. Un superficiale come tanti, troppi ce ne sono, non solo nel calcio. Graziano aveva profondità, non parlava solo di diagonali difensive, ma di etica dello sport, di regole, di legalità. Faceva cultura dello sport e lo appassionava anche l’altra cultura, quella dei libri, delle poesie. Se, come scrisse Vinicius de Moraes, la vita è l’arte dell’incontro, è stato bello avere incontrato Graziano, una sera di tanti anni fa, una sera di libri e di pallone a Tolentino»



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