«Abbiamo sempre cercato l’unità,
candidatura Giustozzi figlia di un inciucio»

ELEZIONI - La lista Giovani di Montecassiano che sostiene Enzo Piermarini, contesta la ricostruzione fatta da Alberta Giustozzi, candidata sindaca di Obiettivo Comune, sul mancato accordo tra i due gruppi in vista della prossima tornata elettorale: «Un goffo tentativo di sovvertire la realtà cercando di imputare un imminente insuccesso elettorale alla nostra lista che non si è prestata al ruolo di stampella»

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Giovani per Montecassiano durante un incontro elettorale

«Abbiamo sempre cercato l’unità, ma l’uscita di Alberta Giustozzi sembra un goffo tentativo di sovvertire la realtà cercando di imputare un imminente insuccesso elettorale alla nostra lista che non si è prestata al ruolo di stampella». Non è andata giù alla lista Giovani di Montecassiano la ricostruzione di Giustozzi (leggi l’articolo), candidata sindaca di Obiettivo Comune, circa il mancato accordo per creare una sola lista da opporre al gruppo del sindaco uscente Leonardo Catena alle prossime comunali. «Basta ripercorrere le numerose mozioni e interrogazioni presentate in consiglio comunale per vedere come, negli ultimi tre anni, abbiamo condiviso ogni singolo atto e tutti portano anche la firma dei nostri consiglieri – precisa il gruppo in una nota – questo dimostra il nostro impegno costante nel collaborare e nel mettere da parte le differenze per il bene della comunità».

Il gruppo che sostiene la candidatura a sindaco di Enzo Piermarini contesta la ricostruzione della “trattativa” che non è mai giunta a destinazione. «In primis ci fa piacere sapere che la candidata “di appartenenza politica di estrazione diversa da quella del centrodestra” apprezzi molto “il sostegno del centrodestra” con cui, a suo dire, “dialoga benissimo” ma noi preferiamo semplificare questo articolato giro di parole con il più semplice termine “inciucio” – punge il gruppo – circa il tentativo di unità di tutto il fronte dell’opposizione non è corretto asserire che “c’è stato un contatto” poiché si sono svolte decine di riunioni in sedi diverse e con più referenti di tutte le parti di un “campo largo” quasi senza confini. Al fine di poter convergere in una lista unitaria abbiamo indicato nei tempi e nei modi opportuni ai nostri interlocutori sempre gli stessi imprescindibili capisaldi dettati dal buonsenso: la persona del candidato sindaco deve essere condivisa o, in assenza di una figura autorevole, il candidato sindaco è il capogruppo della minoranza; in secondo luogo, la lista deve essere composta principalmente da persone che si sono impegnate in consiglio comunale o sul territorio negli ultimi cinque anni; infine non devono esserci ordini o imposizioni extracomunali dettate dai partiti circa le scelte locali. Purtroppo, a dicembre 2023, il centrodestra era ancora in una fase di indecisione riguardo al futuro politico. La nostra idea è che all’avvicinarsi delle scadenze elettorali rientrano in scena meccanismi e poteri di difficile interpretazione».

Giovani di Montecassiano, poi, torna sulla pretesa di dover mettere da parte il proprio simbolo.  «Richiesta fuori luogo quella di rinunciare all’identità di un sano movimento civico, principalmente fondato sulla coerenza, ad appannaggio di un disegno politico frutto di un accordo maturato tra i coordinatori provinciali del centrodestra con un candidato sindaco di opinabile autorevolezza, senza alcuna esperienza politica e con soli due candidati consiglieri uscenti, tra tutti quelli che si sono alternati, tra i 12 proposti in lista – aggiunge la lista – questo lo abbiamo appreso dai locali organi di informazione perché formalmente stiamo ancora aspettando la comunicazione per conoscere il candidato che avremmo dovuto sostenere. Si saranno dimenticati? Il protrarsi di questo ritardo e l’avvicinamento del voto ci ha fatto maturare la decisione di sostenere la candidatura di Enzo Piermarini, già consigliere negli ultimi due anni e tuttora in carica. Tale decisione è stata prontamente comunicata all’altro gruppo di minoranza contemporaneamente all’invito a convergere sulla nostra proposta e partecipando alla stesura di un programma condiviso. Dopo circa due mesi senza riscontri abbiamo ufficializzato la nostra decisione».

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